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Cinque gol al Brugge, al Midtjylland e ieri al Legia Varsavia, il Napoli conclude la sua trionfale campagna nella fase a gruppi di Europa League rifilando un’altra cinquina ai malcapitati polacchi. Nella storia delle Coppe europee solo sei squadre sono state capaci di vincere tutte le partite del proprio girone, da ieri sera il Napoli è una di queste. Al conto si aggiunge anche il record assoluto di reti segnate, ventidue, numeri che proiettano la squadra partenopea in una dimensione differente, nella chiara, evidente e “pesante” posizione di seconda forza d’Italia sommando i risultati in campionato e nelle coppe europee. Solo la Juventus è riuscita negli ultimi anni a superare le prestazioni ed i risultati dei partenopei che ora, con un pizzico di ottimismo in più, cancellano il ricordo della sconfitta di Bologna e proiettano l’attenzione sulla sfida di domenica contro la Roma.

La partita del San Paolo è stata poco più di un allenamento, ma ha comunque permesso di analizzare il momento della rosa. Dries Mertens è pienamente recuperato dall’infortunio e nel secondo tempo ha messo a soqquadro la difesa polacca, Nathaniel Chalobah sta continuando il suo processo di inserimento e ha sbloccato il match trovando la prima rete in maglia azzurra (primo inglese nella storia del Napoli), Callejon ha confermato di essere più incisivo in Europa che in Italia avendo compiti diversi e meno responsabilità di copertura. Squadra differente, ampio turnover e avversari alla portata, ma il Napoli di Europa League offre comunque le stesse garanzie del Napoli di campionato, frutto di un processo di maturazione che ha coinvolto l’intera rosa e l’ambiente. Dalle prima uscite europee con Mazzarri al record di quest’anno, il Napoli ha imparato dai propri errori, è riuscito a gestire il doppio impegno, a dare giusta considerazione alla competizione e non sottovalutare l’avversario di turno, che sia svizzero, ceco o polacco. L’unica pecca sono le due reti subite a partita già chiusa. Sono cinque i gol incassati nelle ultime due partite, non si tratta di un campanello d’allarme, soprattutto considerando le modalità e la tempistica, anzi potrebbero rappresentare uno strumento da utilizzare per Sarri, per rivedere gli errori, continuare a migliorare la fase difensiva e mantenere alta l’attenzione.

Chiusa la parentesi europea, il Napoli si rituffa in campionato conscio dei propri mezzi e con qualche certezza in più. Domenica arriva la Roma di Rudi Garcia, qualificata agli ottavi di finale di Champions League ma in piena crisi di gioco e personalità. E’ l’ennesimo banco di prova per i partenopei, un’altra prova di maturità, questa volta in Italia. Un’eventuale vittoria avrebbe una duplice valenza, allontanare definitivamente i diretti rivali e candidarsi come prima inseguitrice dell’Inter capolista.

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web

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