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Luis Figo ripercorre le tappe della sua carriera e le sue esperienze con le maglie di Barcelona, Real Madrid ed Inter. Ecco le sue parole rilasciate ad EFE:

Ripercorrendo la sua carriera da calciatore, lei è stato 5 anni a Barcelona (1995-2000) e altrettanti al Real Madrid (2000-2005).Quale fu il periodo migliore?
“Furono entrambi fantastici. Nel Barcelona c’è stata una mancanza di sintonia con il direttivo che non ha saputo e voluto evitare la mia partenza. Ma conservo ottimi ricordi del club e degli amici che ho lì. Dall’altro lato gli anni al Real Madrid furono decisivi e convertirono il mio cuore in quello di un madridista”.

Il suo trasferimento dal Barça al Real scosse il calcio mondiale nel 2000. Come ricorda quel periodo? Crede che fosse possibile prendere un’altra strada?
“Fu il direttivo del Barcellona che non voleva che me ne andassi perché non pensavano che io potessi firmare per un altro club. Non mi mostrarono il rispetto che io meritavo quale giocatore importante per la società. In questo contesto accettai l’offerta del Real Madrid. Fu una decisione normale tenendo conto della circostanza. Se fossi andato a un altro club non ci sarebbe stata tanta polemica, ma siccome andai a Madrid ciò consentì a molti di attaccarmi senza sapere la realtà dei fatti”.

La sua carriera proseguì all’Inter nel 2009, con José Mourinho. Si giustifica l’appellativo “Special One”?
“Senza dubbio, José Mourinho è e sarà sempre speciale, independentemente da ciò che accade quest’anno, ha fatto la storia e continuerà a farla nel calcio mondiale. Possiede un’enorme conoscenza del gioco e un modo incredibile di trasmettere le idee ai giocatori”.

Le piacerebbe occupare un incarico come dirigente nello Sporting Lisboa, la Federazione Portoghese di calcio o la Liga de Clubes in Portogallo?
“Non nascondo che essere dirigente mi attrae più che essere allenatore. Ho esperienza di gestione nelle mie imprese così come nella mia fondazione. Possiedo anche conoscenze circa la direzione sportiva grazie agli incarichi che ho coperto all’Inter, come ambasciatore della selezione portoghese e anche come vecchio candidato alla presidenza della FIFA. Vediamo cosa ci riserva il futuro, ma effettivamente non chiudo la porta a un incarico di dirigente, sempre che il progetto sia interessante”.

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web

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