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Diego Milito ha ricevuto un riconoscimento molto singolare ad Avellaneda: la città gli ha infatti dedicato addirittura una strada.

Diego Milito rappresenta senz’altro una singolarità nel mondo del calcio: questo perché in ogni club in cui ha giocato è rimasto un idolo anche dopo un’eventuale cessione e dunque un addio. Genoa, Inter, Racing Avellaneda stimano e amano El Principe senza fronzoli e con grande affetto. Un affetto che ha portato addirittura la città di Avellaneda a compiere un gesto che, di fatto, lo porrà nella leggenda per sempre. La città ha infatti deciso, come spiegato dal sito ufficiale del Genoa, di dedicare addirittura una strada a Diego Milito. Una decisione che era stata approvata dal Consiglio deliberante della città già precedentemente, con più precisione agli inizi di giugno. All’unanimità è stato deciso di premiare un calciatore decisivo per la storia e i successi del club, che ha rappresentato egregiamente in tutto il mondo. La strada, ovvero il “calle”, che ospiterà il nome di Milito peraltro interseca con calle Italia: non un caso, se si pensa che la carriera di Milito ha regalato gioie soprattutto in Italia con le maglie di Genoa ed Inter. Tanti gol, tanti trofei e un posto come uno dei migliori bomber nella storia del calcio nostrano.

La carriera al Racing

Apertura e clausura, stavolta di carriera: Milito ha giocato nel Racing Avellaneda complessivamente per 8 stagioni, siglando in totale 58 reti divise in 215 presenze ufficiali. Con il club argentino non sono mancati riconoscimenti di ogni genere: due campionati quelli vinti dall’attaccante con la sua maglia più cara, in particolare ci si riferisce all’Apertura del 2001 e al Transicion 2014. Due vittorie che rendono ancora più forte l’amore del calciatore per il club, e ovviamente viceversa. Milito dunque approda nella leggenda di Avellaneda e sicuramente, passando per la strada che porta il suo nome, non potrà che emozionarsi pensando a tutti i trionfi conquistati sui campi da calcio.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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