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Test MotoGP Sepang – In una seconda giornata condizionata dal maltempo, il più veloce nei test di MotoGP è Andrea Iannone con la Suzuki. Le Yamaha migliorano, ma la nuova M1 ha suscitato qualche malumore…

Seconda giornata di test per i piloti della MotoGP in quel di Sepang, Malesia. A rubare la scena a Valentino Rossi e compagni però, è stata ancora una volta la pioggia. Il diluvio che ieri ha costretto i team a chiudere anzitempo la prima giornata di test, ha condizionato infatti anche l’inizio del day 2. Complici le cattive condizioni di un tracciato rifatto proprio lo scorso anno, la pista non si è asciugata prima della fine della pausa pranzo.

Le condizioni proibitive del circuito hanno consentito a Jorge Lorenzo di effettuare nuove prove di partenza e di postura in sella alla propria Ducati. Un lavoro che pare abbia portato a dei miglioramenti, visto e considerato l’ottavo tempo con cui il maiorchino ha chiuso la sessione.

DOPO LA PIOGGIA…IANNONE!

Dopo il dominio firmato Casey Stoner della prima giornata, la palma di migliore del day 2 spetta ad Andrea Iannone, apparso decisamente in palla sulla sua nuova Suzuki. Il pilota di Vasto ha fermato il cronometro in 1.59,452, migliorando di oltre 2 decimi il crono dell’australiano. Alle sue spalle si è piazzato un sempre più consistente Maverick Vinales, staccato però di ben 4 decimi. Sorprende ancora una volta la Ducati del team Aspar guidata da Alvaro Bautista, terzo davanti a Valentino Rossi, che migliora la posizione in classifica rispetto al primo giorno e riduce a 8 decimi il distacco dalla vetta.

Alle sue spalle si conferma in forma il due volte campione del mondo Moto2, Johann Zarco, che si mette alle spalle un’altra Ducati clienti, quella di Barbera. Più attardato rispetto a ieri Andrea Dovizioso, 7° davanti ad un redivivo Lorenzo, che vince il premio “maratoneta di giornata” con ben 66 giri all’attivo. La top 10 è chiusa dall’altra Yamaha del team Tech3, guidata da Folger e dal campione del mondo Marc Marquez, distante un secondo da Iannone.

Delude ancora Dani Pedrosa, 14° a 1.434, mentre fa un passo indietro rispetto a ieri Danilo Petrucci, che con la sua Ducati del team Pramac (ma con trattamento da ufficiale) non va oltre al 17° tempo, facendo peggio del compagno Redding (15°) che invece non gode dello stesso trattamento.

fonte: motogp.com

LA FURBATA DI YAMAHA

Nel corso della sessione di prove si è parlato moltissimo della conformazione aerodinamica della nuova Yamaha M1. A partire da questa stagione infatti, il regolamento prevede il divieto di dotare le carene di appendici aerodinamiche esterne, le cosiddette “alette”. Una decisione che ha generato un certo malumore tra i team, soprattutto in casa Ducati.

Per ovviare al problema, in Yamaha hanno pensato di integrare le ali all’interno della carenatura (evidenziate in foto). Una soluzione che ha fatto storcere il naso a qualcuno ma che non infrange il regolamento e dunque è completamente legale. L’efficacia di questa novità è tutta da testare, ma se un certo Valentino Rossi si sbilancia dopo il primo giorno di test dicendo che la nuova M1 sembra uguale alla vecchia ma sotto è molto diversa, qualche beneficio evidentemente è già stato evidenziato

Fonte: Twitter @MotoGP


Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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