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QUALIFICAZIONI CONMEBOL BRASILE – Tutto quello che c’è da sapere della 14/a giornata delle qualificazioni Conmebol ai mondiali in Russia: dalla disfatta dell’albiceleste formato Bauza alla vittoria con conseguente qualificazione diretta ai mondiali per il Brasile di Tite, passando per i record del Cile di Juan Antonio Pizzi e le vittorie di Colombia e Peru.

Il meglio della 14/a giornata delle qualificazioni

La notizia più incredibile della nottata di futbol sudamericano è la disfatta dell’Argentina di Bauza. Allo stadio Hernando Siles di La Paz, la Bolivia ha maltrattato l’albiceleste battendola per 2-0. La scusante dell’altitudine del terreno da gioco, per inciso 3600 metri sul livello del mare,  questa volta non riesce a soddisfare i tifosi argentini, la nazione con le più grandi sorgenti vive di talento calcistico al mondo sembra una compagine annichilita e sfiduciata. La squalifica di quattro giornate comminata a Leo Messi ha scosso tutto l’ambiente albiceleste a tal punto che si è dimenticato di avere adeguato talento per sopperire a questa mancanza. La disfatta però ha un diretto responsabile: El Paton Bauza. Il CT dell’albiceleste non è riuscito a dare un’anima alla squadra e ha peccato di presunzione convocando Alario e Pratto invece che Maurito Icardi, la cui baldanzosa arroganza avrebbe potuto dare quella garra offensiva completamente assente ieri sera. Piove sul bagnato per El Paton: ad evidenziare ancora di più il momentaccio della sua nazionale, ci pensa il Brasile di Tite che sta tornando ai fasti di un tempo. Grande merito va comunque ad una Bolivia che ha aggredito fin dal primo minuto e ha giocato per vincere. La Verde di Angel Guillermo Hoyos, argentino di Cordoba, vince grazie alle due reti di Juan Carlos Arce (vedi sotto) e di Marcelo Moreno.

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A San Paolo, nel tempio di Tite, la Seleção si qualifica

È ufficiale: grazie ai 3 punti guadagnati ai danni del Paraguay e alla sconfitta dell’Uruguay, il Brasile è la prima nazionale al mondo a qualificarsi matematicamente per i mondiali in Russia. E per farlo la Seleção non poteva trovare posto migliore che l’Arena Corinthians dove Tite, autentico guru di questo Brasile, nel 2015 ha conquistato il Brasileirão col suo Corinthians. Contro il malcapitato Paraguay i 44mila spettatori hanno potuto assistere ad un autentico show di futebol bailado. Gli scambi nello stretto a velocità automobilistiche tra i giocatori in maglia verdeoro sono qualcosa di poetico, questo Brasile fa sempre più paura. Le tre reti realizzate dai brasiliani sono di meravigliosa fattura, e per questo meritano tutte di essere viste e riviste. A sbloccare il risultato ci pensa Coutinho a seguito di una triangolazione con Paulinho, che dopo la tripletta rifilata all’Uruguay si esibisce in veste di assistman regalando gioiellini con il tacco ai compagni.

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Il 2-0 invece è appannaggio di Neymar che, dopo essersi permesso di sbagliare un rigore, decide di farsi perdonare involandosi verso rete partendo dalla propria trequarti campo. O’Ney è sempre più il trascinatore di questa Seleção.

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Nel 3-0 c’è tutto il futebol bailado di questo Brasile: scambi di alta scuola fra Neymar, Coutinho, Paulinho e Marcelo che poi trova il gol. Pregevole l’assist di tacco di Paulinho, secondo di giornata.

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La Roja vince con gol da record

Al Monumental di Santiago il Cile sbriga la pratica Venezuela in 22′, ma d’altronde con un Alexis Sanchez del genere non poteva andare diversamente. El Niño Maravilla in condizioni straripanti stende la nazionale vinotinta con la stessa velocità con cui la Roja ha dimenticato la sconfitta in Argentina e conquista tre punti importanti in vista della qualificazione mondiale. Il primo squillo cileno è un olio su tela di Sanchez che su punizione pennella un destro all’incrocio dei pali, raggiungendo così Il Matador Marcelo Salas a quota 37 reti come miglior marcatore della nazionale. A completare le marcature per la Roja ci pensa Esteban Paredes che con la sua doppietta e i suoi 36 anni e 7 mesi diventa il marcatore più anziano della storia della nazionale cilena. Un altro record da aggiungere alla carriera del bomber del Colo-Colo. Salomon Rondon segna poi l’inutile gol della bandiera per il Venezuela, in una partita dominata dalla selezione guidata da Juan Antonio Pizzi.

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Vittorie importanti per Colombia e Peru

Le altre due partite della 14/a giornata di qualificazioni Conmebol al mondiale in Russia sono segnate da due vittorie importanti. La prima è quella della Colombia che sull’ostico campo dell’Ecuador vince e convince grazie alle reti del solito James Rodriguez e del bianconero Cuadrado, sempre più determinante anche in nazionale. I cafeteros tornano a vincere a Quito dopo 20 anni. La seconda è la preziosa vittoria del Peru contro un Uruguay che esce ammaccato e con zero punti in tasca da questo doppio turno di qualificazione. A passare in vantaggio è proprio la Celeste con Carlos Sanchez, ala del Monterrey, ma la reazione degli Incas è rabbiosa ed efficacie: pareggia immediatamente le marcature il Depredador Guerrero, confermandosi come uno dei migliori attaccanti attualmente espressi dal futbol sudamericano, e fissa il risultato sul definitivo 2-1 Edison Flores, centrocampista dal curioso soprannome di Oreja per via delle vistose orecchie a sventola. Il Peru tiene vive così le speranze di qualificazione al prossimo mondiale, appuntamento al quale nessuno vorrebbe mancare.

Peru-Uruguay 2-1

Peru Uruguay 2-1 Edison Flores, fonte twitter ufficiale @SeleccionPeru

Risultati partite, marcatori e classifica

Bolivia-Argentina 2-0: 31′ Carlos Arce, 53′ Moreno

Ecuador-Colombia 0-2: 20′ James Rodriguez, Juan Cuadrado

Cile-Venezuela 3-1: 4′ Alexis Sanchez (C), 7′ Paredes (C), 22′ Paredes (C), 63′ Rondon (E)

Brasile-Paraguay 3-0: 34′ Coutinho, 63′ Neymar, 86′ Marcelo

Peru-Uruguay 2-1: 30′ Carlos Sanchez (U), 35′ Paolo Guerrero (P), 62′ Edison Flores (P)

Classifica

Eliminatorie Russia 2018

Classifica qualificazioni Conmebol, fonte twitter @CBF_Futebol

 

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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