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ARGENTINA ALTERNATIVA NON CONVOCATI – La terribile debacle della nazionale argentina a La Paz, che la relega, per ora, al quinto posto, che significa il ripescaggio contro una rappresentante dell’Oceania, è l’ennesimo tonfo mediatico e calcistico di una squadra senza né capo né coda. L’allenatore Edgardo Bauza sembra non avere nessuna idea di quello che deve fare, un po’ come la federazione nazionale, il cui neo eletto presidente posta una foto piuttosto ridicola dal barbiere poche ore prima del match di La Paz e della sua elezione. Il Caos regna a Buenos Aires e in tutto il paese, esemplificazione perfetta della disorganizzazione massima che regna nel seno dell’Albiceleste. Eppure la sensazione più strana è che in mano al tecnico argentino ci sia in mano un giocattolo dal potenziale illimitato ma senza controllo né concretezza. Scorrendo la lista dei possibili convocati risulta assurdo che l’Argentina stia rischiando la qualificazione a quello che con ogni probabilità sarà l’ultimo mondiale di Messi. Perché dunque non immaginare un’ipotetica, seppur alquanto ‘fantacalcistica’ formazione alternativa biancoceleste, prendendo in considerazione i calciatori non convocati recentemente, o in nessun caso, da Bauza?

L’undici alternativo dell’Argentina

In un ipotetico 4-3-3, la difesa a quattro potrebbe essere formata da Peruzzi, terzino destro del Boca Juniors, Fazio e Garay al centro e Vangioni del River Plate in fascia sinistra. Sebbene quest’ultimo potrebbe rivelarsi un azzardo, Peruzzi aveva già avuto il placet di Martino nella Selección e potrebbe fornire un’alternativa valida a Mercado, dato che Zabaleta è in fase calante. La stagione di Fazio a Roma parla da sola, mentre Garay ha già dimostrato di essere solido nelle chiusure difensive anche in competizioni come il mondiale e la Coppa America. In porta, invece, sarebbe anche ora di far esordire Rulli, che da anni è ormai il salvavita della Real Sociedad, che ora lotta per un posto Champions in Spagna, ed è molto più allenato di Romero, che gioca solo in nazionale per un curriculum ormai ingiallito.

Centrocampo creativo

La mediana sarebbe sostenuta centralmente da Matías Kranevitter, che con il Cholo Simeone non ha avuto fortuna a Madrid e sta provando a venir fuori lentamente in quel di Siviglia agli ordini di Sampaoli. Ai suoi lati agirebbe a destra Leandro Paredes, prima riserva di De Rossi alla Roma e dotato di una visione di gioco interessante, anche se ancora in attesa del definitivo salto di qualità. Da interno sinistro ci sarebbe invece spazio per un altro ‘parigino’, ossia Javier Pastore, elegante, talentuoso ma giudicato troppo leggero di corpo e spirito per prendere le redini del centrocampo del PSG e anche della nazionale argentina. Eppure per uno come lui in molti farebbero a botte.

Icardi per forza

Ma è in attacco che risiede la principale pecca di Bauza: Mauro Icardi è un cecchino micidiale e le sue percentuali tra palle giocate e gol segnati sono superiori a quelle di qualsiasi centravanti al mondo. Con un Higuain che annaspa ogni volta che indossa l’Albiceleste e un Aguero sempre abulico, preferirgli Pratto è delirante. Alla sua destra Vietto sarebbe un ottimo sfogo per il gioco sulle fasce, data la sua velocità e la sua abilità nel dribbling, mentre a sinistra non sfigurerebbe affatto il Perotti visto finora con la Roma, che ai punti merita molto di più di un Di Maria inconcludente ormai da troppo tempo. Senza pensare che due attaccanti mobili e talentuosi come Centurion e Bou resterebbero fuori…

La formazione nei dettagli

Magari non vincerebbe il mondiale, ma quel che è certo è che nessun’altra nazionale potrebbe vantare una seconda squadra del genere.

Argentina alternative

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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