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FUTSAL PESCARA COPPA ITALIA – “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“. Un motto divenuto col tempo vero e proprio diktat in casa Juventus, vorace conquistatore di titoli dalla fame mai doma. Prendiamo le stesse parole ed applichiamole al calcio a 5, soffermandoci in particolare su una città: Pescara. Il Delfino ha infatti messo in campo una settimana perfetta conquistando tra prima squadra ed under 21 tutto ciò che c’era da vincere. La magia del pallone a rimbalzo controllato e dei campi 40×20 infatti premia una città ed un popolo mai abituato a trionfare prima del 2015 e che solo con in panchina lo Special One dei palazzetti italiani, Fulvio Colini, è stato in grado di gioire.

Futsal, il digiuno prima della storia: l’exploit del Pescara

Il club abruzzese, fondato nell’ormai lontano 1999 con il nome di D’Angelantonio Calcio a 5 ha vissuto una scalata lunga, ostica ma alla fine trionfale passando per le serie minori e la denominazione di Pescara Sport Five prima di diventare una volta per tutte Pescara C5 nel 2007 al suo secondo anno di Serie A. La storia biancazzurra parla però di semplici piazzamenti e soddisfazioni per certi versi effimere fino alla magica annata 2014/15. In panchina arriva proprio Fulvio Colini, vero e proprio mago della tattica e la compagine abruzzese alza al cielo il suo primo Scudetto vinto ai danni del Kaos Futsal. Poi due Supercoppe ed infine una Coppe Italia fino alla scorsa domenica mattina. Fino al giugno 2015 infatti il Pescara non aveva mai vinto un trofeo, poi ne ha vinti 4 in 22 mesi, tutti con Fulvio Colini in panchina: la chance più ghiotta per portare a casa il quinto successo nazionale arriverà contro la squadra più titolata d’Italia, la Luparense nella finale di Coppa Italia.

Il giovane e il ‘vecchio’: un’impresa per cuori solitari

La scorsa è stata infatti la settimana delle Final Eight di Coppa Italia: dal 23 al 26 marzo, 4 giorni per fare la storia. Imola ai rigori e Kaos di misura rappresentano i due ostacoli sulla strada del Delfino verso la finale. Dall’altra parte la titolatissima Luparense, vera antagonista anche in campionato dove i biancazzurri conducono in testa. In gara secca però non ci sono vantaggi, si azzera tutto e i 40 minuti di gioco effettivo diventano l’unico mezzo per misurare le reali ambizioni e i giusti meriti delle squadre in gara. Il Pescara arriva all’ultimo atto decimato nel roster ma con la solita incredibile arma in più: il genio di Fulvio Colini. Chimanguinho out per pubalgia, Borruto squalificato e Duarte indisponibile, assenze che potrebbe mandare giù chiunque. Il tecnico classe ’57 però non si perde d’animo, s’inventa persino Azzoni pivot, lancia tra i pali un super Capuozzo e al momento giusto si affida alla gioventù degli under Rosa e Pietrangelo. La finale non parte proprio nel modo giusto: Mancuso porta in vantaggio la Luparense in avvio. Archiviata la sofferenza iniziale sale in cattedra lo stakanovista Mati Rosa che prima manda in gol Salas e poi in tap-in fa 2-1. Canal con una perla prova la fuga salvo essere ripreso da Taborda prima della fine del tempo. Nella ripresa Leggiero rimette gli abruzzesi avanti di due ma Bertoni su rigore e Wellington tengono in vita la Luparense. La sfida del Pala Giovanni Paolo II si concluderà quindi ai calci di rigore. Arriva proprio lì la mossa di Colini. Fuori l’esperto Capuozzo che in partita ha spesso e volentieri messo la mano nei momenti decisivi e dentro il classe 1995 Lorenzo Pietrangelo.

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Neanche a dirlo, la mossa è quella giusta: il 21enne italiano si carica sulle spalle il Pescara parando il rigore di Taborda e portando il Delfino al successo finale, 12 mesi dopo la finale dell’anno scorso contro l’Asti portata a casa proprio su penalty. Sedicesimo trofeo in carriera per lo Special One nato a Roma che lo definisce: “Uno dei più difficili della mia carriera”.

Pescara Coppa Italia

Pescara Calcio a 5 vittorioso in Coppa Italia (Foto Cassella/Divisione Calcio a 5)

Tutti Mat(t)i per Rosa

La settimana perfetta di casa Pescara era stata però ben avviata dalla super under 21 allenata da Di Vittorio che al PalaRigopiano dilaga sull’Orange Futsal Asti nella finale di Coppa Italia confermando una superiorità netta dimostrata nell’intero arco della manifestazione. 7-0 il punteggio che consente alla truppa abruzzese di vincere la Coppa Italia di categoria che si va quindi a sommare a quella che solamente una manciata di ore dopo porterà a casa la prima squadra di Colini. Meno fatica e nessuna sorpresa in U21 con Rosa e compagni che dominano in lungo e in largo le Final Eight superando in serie e senza patemi Fenice Venezia, Lecco ed infine Asti nel segno di un solo incredibile talento: Mati Rosa. Il classe 1995 di Buenos Aires è senza dubbio l’uomo copertina nonché anello di giunzione insieme a Lollo Pietrangelo tra prima squadra e selezione Under 21. Rosa chiuderà la sua straordinaria settima giocando e sempre da protagonista tutte e sei le gare del Pescara sotto i dettami di Di Vittorio e Colini. Lo score dello ‘Stakanov’ albiceleste si fermerà quindi a ben 8 centri, tutti maledettamente decisivi.

Mati Rosa Under 21

Mati Rosa Pescara U21 (Foto Cassella/Divisione Calcio a 5)

FINAL EIGHT COPPA ITALIA SERIE A (Tolentino-Pescara, 23-26 marzo)

QUARTI DI FINALE, GIOVEDI’ 23 MARZO

PESCARA-MA GROUP IMOLA 3-2 d.c.r.

ACQUA&SAPONE UNIGROSS-KAOS FUTSAL 3-6

LOLLO CAFFE’ NAPOLI-CIOLI COGIANCO 3-6

LUPARENSE-AXED GROUP LATINA 4-3

SEMIFINALI, SABATO 25 MARZO

PESCARA-KAOS FUTSAL 2-1

CIOLI COGIANCO-LUPARENSE 2-7

FINALE, DOMENICA 26 MARZO

PESCARA-LUPARENSE 7-6 d.c.r. (2’33” p.t. Mancuso (L), 11’50” Salas (P), 15’40” Rosa (P), 17’53” Canal (P), 18’17” Taborda (L), 4’56” s.t. Leggiero (P), 11’05” rig. Bertoni (L), 15’17” Coco Wellington (L))

FINAL EIGHT COPPA ITALIA Under 21

QUARTI DI FINALE

Lollo Caffè Napoli-Asti 4 – 5

Kaos Futsal-Lubrisol Regalbuto 16 – 17

Lecco-Block Stem Cisternino 5 – 4

Fenice Veneziamestre-Pescara 3 – 6

SEMIFINALI

Asti-Lubrisol Regalbuto 3 – 2

Lecco-Pescara 0-7

FINALE

Asti-Pescara 0-7 (13’03” p.t. e 0’18” s.t. Rosa (P), 1’50” Tenderini (P), 7’14” Bontempo (P), 12’42” Azzoni (P), 16’07” Bontempo (P), 18’16” Giannantonio (P))

Giuseppe Barone

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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