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CALCIOMERCATO SIRIGU TORINO / Il Torino deve colmare il vuoto lasciato dopo l’addio di Joe HartIn tal senso Petrachi è all’opera per regalare alla compagine granata il nuovo estremo difensore. L’identikit tracciato dal ds porta a Salvatore Sirigu, reduce da un’annata tutt’altro che positiva con l’Osasuna. Il contatto c’è stato tra l’entourage del giocatore e il Torino per discutere riguardo all’ingaggio. La trattativa sembra fattibile e non è detto che i granata possano procedere nelle prossime ore con l’offerta per un portiere dalle qualità indiscutibili. Dopo la retrocessione incassata con l’Osasuna, Sirigu ha ancora voglia di mettersi in gioco. Il Torino ha intenzione di garantirgli un posto nel progetto ambizioso di Mihajlovic e per il portiere sarebbe un’occasione ghiottissima per tornare sulla cresta dell’onda. Il Toro, nel frattempo, valuta le alternative: piace Skorupski, ma al momento tutte le strade portano all’estremo difensore di proprietà del Psg.

Sirigu-Torino, quante possibilità?

Stando alle ultime indiscrezioni di Tuttosport oggi dovrebbe esserci un incontro tra gli agenti del giocatore ed Urbano Cairo, presidente del Torino, nella sede del Psg. L’incontro ha come oggetto l’acquisto a titolo definitivo del portiere, senza optare per la soluzione del prestito poichè il Toro ha intenzione di cautelarsi in porta anche in vista delle stagioni che verranno. La trattativa sembra ben avviata, rimane però il nodo legato all’ingaggio: Sirigu percepisce 3 milioni dal Psg, un ingaggio sostanzioso per le casse del club granata che ha intenzione di spalmarlo con un lungo contratto di tre o quattro stagioni. Il prezzo dell’operazione si aggira attorno ai 5/10 milioni e salvo clamorosi colpi di scena la trattativa dovrebbe andare in porto. Al momento il futuro del portiere si divide in 10% Psg e 90% Torino. I granata sono quindi in prima fila e puntano sull’esperienza di Sirigu. Una scommessa ponderata dopo l’annata negativa con Joe Hart. Per il ragazzo la possibilità di ritornare in Italia e dimostrare tutto il suo valore dopo le difficili e complicate esperienze in Francia con il Paris Saint Germain e in Spagna con Osasuna e Siviglia. Traumatica la rottura con i parigini evidenziati anche dagli sfoghi del portiere “Se vogliono che me ne vada, me lo dicano e tolgo il disturbo. Non voglio essere un peso”. E ancora: “Tornato dalle ferie capii che volevano sbattermi fuori, non ho mai potuto giocarmela alla pari, non sono mai stato preso in considerazione”. La mancanza di fiducia è stato il fattore comune degli ultimi anni, a Torino potrebbe trovare l’ambiente giusto per tornare ad alti livelli e ritrovare la maglia della Nazionale.

di Giovanni Benvenuto

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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