Uno dei registi più famosi del cinema di oggi e del recente passato è senza ombra di dubbio Quentin Tarantino. Il suo ultimo film, C’era una volta a Hollywood, è stato un successo pazzesco, come d’altronde anche tutti i precedenti lavori. Ripercorriamoli e parliamo dell’influenza del cinema italiano sul cineasta. Quentin Tarantino ha scritto delle vere e proprie pagine della storia del cinema. Dall’esordio con Le Iene al suo secondo lavoro, Pulp Fiction, che ha reso immortali Mia Wallace e Vincent Vega nelle interpretazioni di Uma Thurman e John Travolta
Poi i due episodi di Kill Bill, con le avventure della sposa interpretata ancora da una splendida Uma Thurman, fino a Bastardi senza gloria, che riscrive la storia della seconda guerra mondiale, e Django Unchained. E per concludere i successi recenti: The Hateful Eight e C’era una volta a Hollywood. La carriera di Tarantino è costellata di grandi successi, di film che hanno letteralmente scritto la storia del cinema, esaltati da interpretazioni grandiose. I film del regista hanno conquistato due Oscar, per la miglior sceneggiatura originale a Pulp Fiction e Django Unchained.
Quentin Tarantino e l’Italia
C’è tanta Italia nel bagaglio di Quentin Tarantino. La sua formazione come cineasta si forgia grazie al grande cinema italiano, soprattutto all’indimenticabile western di Sergio Leone, le cui influenze sono ben note in molti dei lavori del regista. Non a caso Quentin Tarantino, nello stilare una lista dei suoi film preferiti, ha inserito molte opere italiane, e la prima è proprio Per un pugno di dollari di Sergio Leone. Tra gli altri nominati ci sono Per qualche dollaro in Piazza, ancora di Leone, i lavori di Corbucci Il Mercenario e Django, e Suspiria di Dario Argento.