Francesca Neri è una celebre attrice italiana, nata a Trento il 10 febbraio 1964. Una vita divisa tra cinema, televisione e teatro. La sua carriera è stata però interrotta da una dolorosa malattia: la cistite interstiziale cronica.
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La malattia di Francesca Neri
Francesca Neri è stata costretta a mettere in pausa la propria vita, professionale e privata. Il tutto a causa di un dolore costante che intacca fisico e mente. Suo marito Claudio Amendola ha avuto il coraggio di parlare del calvario di sua moglie per la prima volta in pubblico. L’attrice ha racchiuso tutti i propri pensieri in un libro dal titolo Come carne viva, nel quale parla di sé a 360 gradi.
Impossibile non fare della convivenza con la malattia il punto focale del testo. Ha spiegato di affrontare la vita da un altro punto di vista, più intimo: “Le mie labbra hanno tante cicatrici. Me le sono fatte aprire per eliminare le palline di silicone. Oggi mi curo da dentro, avendo capito quanto siano importanti la prevenzione e il regime di vita sano”.
Al suo fianco, sempre presente, il marito Claudio Amendola, che vive questo dolore passo dopo passo insieme a lei: “Claudio mi ha salvata. Crisi, litigi e giornate durissime. Lui c’è sempre stato”.
Cos’è la cistite interstiziale cronica
L’assenza dalle scene, la sofferenza e l’annuncio di Claudio Amendola: “Mia moglie è malata”. In molti hanno ipotizzato potesse trattarsi di fibromialgia ma il mare di cui soffre Francesca Neri è la cistite interstiziale cronica.
Una malattia della quale si parla troppo poco, dal momento che riguarda una piccola fetta di persone. Colpisce prevalentemente le donne e le ultime stime, risalenti al 2017, parlano di 1,9 persone su 10mila.
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Una patologia molto rara, la cui diagnosi è a dir poco complessa. Spesso la si confonde con altre malattie urologiche o ginecologiche. Ecco le parole del professor Stefano Salvatore, uroginecologo: “I sintomi non sono gli stessi per tutte le pazienti e non sono presenti tutti allo stesso tempo. Si distingue dalla comune cistite perché non è un normale bruciore ed è quasi esclusivamente a livello della vescica, sia piena che vuota”.
Esiste una cura? La risposta è no. Ciò che è possibile fare è seguire dei trattamenti. Si va dall’uso di antinfiammatori agli antidepressivi. Spesso sono efficaci i farmaci che ripristinano la barriera di proteine e zuccheri a tutela della vescica. Possono aiutare anche stimolazione elettrica e la neuromodulazione locale e sacrale, a seconda dei casi.
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