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O’Maestrale è uno dei personaggi più importanti di Gomorra 5. Un ruolo chiave, il suo, al fianco di Gennaro Savastano. Uno spietato killer in grado di affiancare il boss nell’imminente guerra contro i Levante e l’immortale Ciro Di Marzio.

Don Angelo ‘O Maestrale è stato Introdotto nella quarta stagione di Gomorra e ha poi trovato maggior spazio nella quinta e ultima. È il violento boss di Ponticelli che, dopo molti anni di carcere, sogna per sé e la propria famiglia il rispetto e il potere a lungo desiderati. Diventa il braccio destro di Gennaro Savastano, aiutando a controllare il suo impero mentre è bloccato nel suo bunker. A interpretarlo è l’attore Mimmo Borrelli.

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Gomorra 5

Nel corso della quarta stagione Genny aveva chiesto un’alleanza con ‘O Maestrale: “La prossima sarà una guerra lunga e faticosa, e un uomo che ha avuto il coraggio di mangiare il cuore del proprio nemico dentro il carcere è un uomo pronto a tutto”.

La sua spietatezza potrà rivelarsi un’arma vincente nella guerra contro i Levante e Ciro Di Marzio. Quest’ultimo aveva deciso di restare fuori da tutto ciò. Dopo aver scoperta che era sopravvissuto, però, Genny lo raggiunge e gli propone di tornare a Napoli, stando al suo fianco. Dopo il suo rifiuto, temendo di ritrovarselo come nemico, lo fa imprigionare. L’immortale riesce però a liberarsi e intende tornare nella sua città per scatenare una guerra contro l’ormai ex amico e fratello.

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Chi è ‘O Maestrale nella realtà

Don Angelo detto ‘O Maestrale è stato presentato come un uomo spiegato e pronto a tutto. Un killer davvero terrificante. Elementi che paiono ricordare Pasquale Barra, ex luogotenente di Raffaele Cutolo. Il suo soprannome era differente. Nell’ambiente era noto come ‘O Animale. Fu uno dei killer più feroci della camorra.

Pasquale Barra

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Tra i tanti omicidi di cui fu responsabile si ricorda quello di Francis Turatello, ammazzato con ben 40 coltellate. A far pensare a un’ispirazione a questo personaggio è proprio l’episodio del cuore mangiato in carcere. Pare che Barra abbia azzannato le interiora di faccia d’angelo, noto boss milanese. Secondo alcuni testimoni gli avrebbe strappato il cuore e forse mangiato un pezzetto. Nel 1983 divenne collaboratore di giustizia e accusò ingiustamente anche Enzo Tortora, prendendo parte al tormento del noto conduttore.

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