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Il richiamo della foresta del 2020 è un nuovo adattamento del celebre romanzo di Jack London. Stavolta i protagonisti sono Harrison Ford e Karen Gillan. Ecco cosa sapere della pellicola.

Chi è Buck? È il vero protagonista de Il richiamo della foresta. Ecco il significato del film e come finisce questa pellicola che mescola avventura e drama.

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Il richiamo della foresta cosa significa

Tendiamo a credere che la vita che ci ritroviamo a vivere sia l’unica possibile. È una convinzione così radicata da reputare folle anche il solo pensiero di allontanarsi da tale binario. Per molti vivere vuol dire crescere, studiare, lavorare, mettere su famiglia e fare figli. C’è poi chi mette tutto in discussione, andando alla ricerca del proprio posto nel mondo.

È quello che fa Buck, seppur in maniera non consapevole all’inizio. Il dramma della sua vita, un tempo placida e serena, lo costringe a mettersi alla prova, individuando il proprio percorso. Segue l’istinto e vive avventure inimmaginabili, fino a trovare quel posto, il suo, conquistato a fatica e per questo molto più significativo di quello capitatogli per puro caso.

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Come finisce Il richiamo della foresta

Durante i suoi tanti viaggi Buck si ritroverà sotto il pugno di ferro di un feroce viaggiatore in cerca di fortuna. Questi è un uomo molto egoista e per questo mette a rischio la vita dei suoi compagni. Una notte i cani decidono di abbandonarlo al suo destino, con Buck che viene salvato dall’eremita John Thornton. In lui trova un amico vero, con il quale spingersi nelle profondità delle terre selvagge. È in questa parte del mondo che il richiamo della foresta si farà sempre più forte. Col tempo si unirà a un branco di lupi, divenendo realmente libero, pur portando nel cuore l’affetto per l’anziano padrone.

Il richiamo della foresta

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Il richiamo della foresta curiosità

Il film con Harrison Ford era previsto al cinema il 25 dicembre 2019. Un regalo di Natale, insomma, rinviato poi a causa dell’acquisizione di Fox da parte della Disney, con nuova uscita a febbraio 2020, poco prima dello stop generale a causa del Covid. Questo rinvio lo ha reso di fatto il primo film mai prodotto dalla neo 20th Century Studios. Curiosità vuole che il primo adattamento, quello del 1935, sia stato l’ultimo film prodotto dalla 20th Centiry Pictures, prima della fusione con Fox Film.

Al botteghino sono stati incassati circa 107 milioni di dollari, a fronte di costi di produzione tra i 125 e i 150 milioni. Le riprese si sono svolte principalmente a Santa Clarita, in California, e in Canada. È il quinto adattamento del romanzo di Jack London del 1923. Per la prima volta si è deciso di non usare sul set un cane in carne e ossa, optando per una versione ricreata in CGI.

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