In tutte le classifiche dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi non può mancare Matrix. Il film di Andy e Larry Wachowski, oggi Lilly e Lana Wachowski, ha raggiunto la sala cinematografica nel 1999, cambiando di fatto le regole del gioco.
Come finisce Matrix e qual è il significato del film con Keanu Reeves? Alla prima domanda è facile dare risposta, mentre è più complessa la seconda. Scopriamolo insieme.
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Matrix a l’essere transgender
Sono svariate le letture possibili di Matrix. Una di queste, che affonda le radici nell’esperienza delle sorelle Wachowski (al tempo fratelli). “Si tratta di una metafora del mondo transgender. Almeno questa era l’intenzione originale. Il mondo non era però ancora pronto a recepire il messaggio”. Queste le parole di Lilly Wachowski, co-creatrice con Lana. Ha spiegato come il film abbia sempre riguarda il desiderio di trasformazione. Nella prima pellicola c’era il personaggio di Switch, ricorda la regista, che era un uomo nel mondo reale e donna nella matrice.
Matrix significato filosofico
Per molti Matrix è una rielaborazione del mito della caverna di Platone. Neo è come uno degli uomini incatenati, costretti a fissare il fondo della loro prigione. Si rende però conto che ciò che vede non è altro che una copia della realtà e non la realtà stessa.
É un essere che vive nel dubbio. Riesce però a spezzare le proprie catene, destandosi dal sonno profondo che rappresenta la condizione umana. Uno stato dell’essere ben espresso da Schopenhauer. A interrompere il tutto è l’intervento di Morpheus.
Questi offre una chance di rinascita a Neo. È lui a decidere: pillola azzurra o pillola rossa. Può continuare a vivere in una menzogna strutturata per somigliare alla realtà o affrontare la verità, per quanto dura e spiacevole possa essere. Neo è Alice e decide di scoprire quanto sia profonda la tana del bianconiglio, ovvero passare dalla schiavitù della menta alla libertà assoluta.
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Matrix come finisce
Nel finale del primo capitolo di Matrix vediamo Neo attraversare la città, inseguito dagli agenti. È alla ricerca disperata di un telefono che possa scollegarlo da Matrix. Smith riesce però ad avere la meglio e lo uccide. Nel mondo reale, intanto, Trinity, parla al suo orecchio, dicendogli d’essere innamorata di lui. Era ciò che l’oracolo aveva profetizzato: si sarebbe innamorata dell’Eletto. Ciò vuol dire che lui non può essere realmente morto.
Il suo corpo si ridesta. Gli agenti riprendono a far fuoco ma lui li rende inoffensivi, fermando le pallottole a mezz’aria. Neo riesce a vedere Matrix per com’è realmente. Vede dietro la tenda lasciata calare sull’umanità da parte delle macchine. Smith prova ad attaccarlo ma invano. Neo riesce a distruggerlo, entrando dentro di lui e facendolo implodere.
L’Eletto riprende così la propria fuga e, collegandosi a un telefono, raggiunge la nave. Giusto in tempo, così che Tank e Morpheus possano eliminare le seppie con un IEM. Neo è ora consapevole della propria identità ed è pronto a lottare per l’umanità.
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