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Ecco tutto su Al lupo Al lupo, film del 1992 diretto e interpretato da Carlo Verdone, con Francesca Neri e Sergio Rubini. Qual è la trama e come finisce?

Al lupo Al lupo è uno dei film più belli di Carlo Verdone, regista e attore principale, assieme a Francesca Neri e Sergio Rubini, di un’opera a metà tra commedia e dramma, con forti accenni autobiografici. Il film ha vinto, nel 1993, due Nastri d’Argento come miglior soggetto e miglior colonna sonora. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla trama della pellicola e sul finale del film.

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Al lupo Al lupo: trame e finale del film

La storia di Al lupo Al lupo si concentra su tre fratelli alla ricerca del padre sparito senza dire niente a nessuno. Vanni Sagonà (Verdone) è un apprezzato pianista, ed è da lui che parte la storia: non vedendo il genitore al proprio concerto, com’era solito fare, decide di andare a cercarlo a casa, ma non lo trova, così parte in direzione della casa di campagna e di quella al mare.

Vanni, però, si tira dietro la sorella Lidia (Neri), in crisi col marito. Alla casa di campagna, ai due si aggiunge il fratello Gregorio (Rubini), che fa il dj e ha trasformato l’abitazione in una discoteca. Questi è anche l’ultimo ad aver visto il padre, e grazie a lui i protagonisti scoprono che il genitore era stato invitato a ritirare un premio a Siena. Mentre Vanni e Gregorio si recano lì, Lidia va alla casa al mare, ma in realtà è tutta una scusa per andare dal suo amante Paolo: avendo però dimenticato le chiavi della casa al mare, Lidia teme di poter essere scoperta e cambia piano per ricongiungersi coi fratelli, ma viene seguita da Paolo.

Tra una serie di vicissitudini e litigi, i tre fratelli capiscono che il padre non vuole farsi trovare, e desistono dalla loro ricerca. Durante una serata in discoteca, sulla strada di casa, il rapporto tra i tre finalmente si rinsalda, e decidono di fare un ultimo tentativo: trovano infatti il padre rifugiatosi in montagna, lontano da tutto. L’uomo spiega il perché del suo gesto, e nel frattempo disegna i suoi figli come fossero bambini, quasi a voler dire loro che preferisce ricordarli così.

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