Jovanotti è tornato sul palco dell’Ariston dopo il duetto con Gianni Morandi. Ha portato energia e poesia con sé. Ha spinto Amadeus a realizzare un disegno, mentre lui ha dapprima recitato una poesia e poi ha iniziato a cantare.
Ha spiegato d’aver dato istruzioni all’orchestra non più di 30 minuti prima di questo momento, chiedendo loro se conoscessero Che sarà. Tutto è andato incredibilmente per il meglio ma perché questa scelta?
Jovanotti, Che sarà
La scelta di Jovanotti di cantare Che sarà non è casuale. Un brano che ha fatto la storia di Sanremo, ancora oggi conosciutissimo. All’Ariston ottenne il secondo posto, cantata dai Ricchi e Poveri.
La dedica è alla città di Cortona, di cui viene offerta una fotografia, grazie alle parole di Jimmy Fontana, Franco Migliacci, Carlo Pes e Italo Greco. Dagli anni ’50 ai ’70 la città perse quasi 10mila dei propri residenti. Tutti spinti verso i grandi centri, seguendo la via di una vita in fabbrica, che garantiva migliori guadagni. E così tutto precipita nel silenzio e nella noia. L’abbandono regna sovrano, perché “paese mio ti lascio e vado via”.
Un paese che ha dato i natali ai genitori di Jovanotti, legatissimo a questa terra. Nel corso della sua infanzia Lorenzo lo ha frequentato di continuo, perché Cortona è sempre stata nel cuore di Mario Cherubini e Viola Cardinali. I suoi genitori hanno fatto in modo che non dimenticasse mai le sue origini e oggi Jova vive proprio lì con la sua famiglia e ha anche ottenuto la cittadinanza onoraria.
Che sarà, testo
Paese mio che stai sulla collina
Disteso come un vecchio addormentato
La noia, l’abbandono, niente
Solo la tua malattia
Paese mio ti lascio, io vado via
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
E sarà, sarà quel che sarà!
Amore mio, ti bacio sulla bocca
Che fu la fonte del mio primo amore
Ti do l’appuntamento
Come e quando non lo so
Ma so soltanto che ritornerò
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
Come porto la chitarra
Se la notte piangerò
Una nenia di paese suonerò
Gli amici miei son quasi tutti via
E gli altri partiranno dopo me
Peccato! Perché stavo bene
In loro compagnia
Ma tutto passa e tutto se ne va!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, che sarà, che sarà
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
Che sarà, sarà quel che sarà!
Che sarà, sarà
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