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L’Amica Geniale torna in tv con la terza stagione, la penultima della storia di Elena Ferrante. Ma ancora ci si domanda: chi è l’amica geniale, Lila o Lenù?

La terza stagione della serie di Saverio Costanzo L’Amica Geniale, in onda dal 6 febbraio, è anche la penultima della storia tratta dai noti libri di Elena Ferrante. Mentre il racconto della difficile amicizia tra le due giovani protagoniste nella Napoli del dopoguerra va avanti, spettatrici e spettatori iniziano a chiedersi se troveranno mai risposta a una domanda posta fin dal titolo: chi è davvero l’amica geniale?

Le due protagoniste della serie sono Elena Greco detta Lenù, interpretata nella prima stagione da Elisa Del Genio e nelle successive da Margherita Mazzucco, e Raffaella Cerullo detta Lila, interpretata nella prima stagione da Ludovica Nasti e nelle successive da Gaia Girace. A quale delle due si riferisce però il titolo della serie e dei libri?

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Chi è davvero l’amica geniale?

La domanda sembra meno banale di quanto non si direbbe, ed emerge già dalla prima stagione (e dal primo libro) de L’Amica Geniale. Lenù è chiaramente la narratrice della storia, ed è in un certo senso l’alter ego dell’autrice Elena Ferrante, ma fin da subito è Lila a catturare l’attenzione di lettori e spettatori: dal carattere scontroso e difficile, si rivela però incredibilmente intelligente e, nonostante le molte difficoltà famigliari, è in grado di imparare molto rapidamente tante cose, e con molta meno fatica rispetto a Lenù, che pure va avanti a frequentare la scuola.

Tutto ciò porta a pensare che l’amica geniale sia quindi Lila, che pure ha i suoi momenti di incertezza e difficoltà – come ad esempio le sue “smarginature”, che porteranno poi alla sparizione che fa da incipit alla storia – sintomo di un’intelligenza davvero geniale ma anche misteriosa.

Eppure, proprio nel finale della prima stagione (e del primo libro) avviene qualcosa che cambia la prospettiva: è infatti Lila a rivolgersi a Lenù e dirle “Sei tu la mia amica geniale”, incitandola ad andare avanti a studiare e diventare “la più brava di tutte, maschi e femmine”.

La risposta alla domanda su chi sia l’amica geniale, allora, è che entrambe lo sono per l’altra: Lenù e Lila si alimentano a vicenda; per la prima, la seconda è un genio naturale e dal confronto con lei si spinge a migliorarsi a scuola. Ma Lila sa che, per l’ambiente sociale e famigliare da cui proviene, non potrà andare avanti negli studi né costruirsi una vita indipendente, e sa anche che invece Lenù potrà riuscirci, e avere una vita migliore della sua e delle donne delle generazioni che le hanno precedute.

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