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Negli anni ’60 Caterina Caselli è diventata una vera e propria icona della musica, soprattutto grazie al successo nel 1966 di Nessuno mi può giudicare, brano che ha definitivamente lanciato la sua carriera e si è consacrato come uno dei più amati dell’intera tradizione musicale italiana. Un’ascesa folgorante, ma repentina perché nemmeno dieci anni dopo Caterina Caselli appendeva il microfono al chiodo, per così dire, ritirandosi dalle scene e dedicandosi ad altra attività. In particolare quella da produttrice, con la fondazione nel 1989 della Sugar Music, etichetta che raccoglie l’eredità del lavoro discografico della famiglia del marito, Piero Sugar. L’ultima impresa della Caselli è cinematografica, con la realizzazione del docu-film Caterina Caselli – Una vita cento vite. Andiamo dunque a vedere, con tutte queste attività, quanto ha guadagnato la donna.

Caterina Caselli: il patrimonio

Non è facile stabilire con esattezza i guadagni della cantante durante la sua carriera. Fino al 1975 ha dato vita a tantissimi brani di assoluto successo, alcuni rimasti per anni tra i più amati dal pubblico. Dal 1989, come detto, si è gettata nell’attività di produttrice, fondando la Sugar Music che vede a capi, oggi, suo figlio Filippo.

La Sugar si è affermata come una delle più importanti etichette indipendenti del panorama musicale italiano e al giorno d’oggi annovera nella propria scuderia profili di altissimo livello come i Negramaro e Malika Ayane, ma anche alcuni dei giovani più interessanti del momento come Madame e Sangiovanni, reduce dall’esperienza al Festival di Sanremo. In passato, la Sugar ha avuto tra le proprie fila artisti di caratura internazionale come Elisa e Andrea Bocelli: è chiaro che l’etichetta costituisca un’importante fonte di guadagno per la produttrice.