Noi e la Giulia è una commedia del 2015, quarto film diretto da Edoardo Leo, che fa anche parte del cast nel ruolo di Fausto Amedei. Una pellicola tratta dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei.
Considerando come il soggetto sia stato scritto dallo stesso autore del romanzo da cui è tratto il film, insieme con Marco Bonini, ci si aspetterebbe un’enorme fedeltà. Il discorso è invece differente e lo ha spiegato proprio Edordo Leo. Per lui deve esserci differenza tra film e libro, altrimenti realizzare una pellicola non avrebbe senso.
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Noi e la Giulia, film e libro
Edoardo Leo ha spiegato ai lettori il procedimento per la realizzazione di Noi e la Giulia, e lo ha fatto da fan del romanzo di Fabio Bartolomei. Il primo passo è rendersi conto di non poter adattare tutto, altrimenti il film durerebbe quattro ore. Si tratterebbe di un kolossal e non di una commedia fruibile serenamente in famiglia da tutti. Il procedimento più importante è quello di operare dei tagli, sofferti ma necessari.
Una volta fatto questo, si ha il succo della storia, che può essere leggermente modificata o meno. Ciò che è importante, però, è liberarsi del superfluo. Passando al casting, poi, il regista ha usato l’immaginazione, facendo propri i personaggi del libro, che nel film cambiano fattezze, come nel caso di Claudio Felici (Stefano Fresi), Fausto Amedei (Edoardo Leo), Sergio (Claudio Amendola) e Diego Rebecchini (Luca Argentero).
Ritrovarsi sul set vuol dire, inoltre, fare i conti con eventi non previsti. Basti pensare al fatto che Anna Foglietta, scelta per la parte di Elisa, sarebbe stato al suo settimo mese di gravidanza durante le riprese. Il regista aveva però lei in mente per il ruolo e ha così scelto di implementare nella trama il suo essere incinta. Inaspettatamente questo evento ha arricchito lo script, facendo del personaggio una creatura altra da quella del libro.
Quando si ha a che fare con media differenti occorre ragionare seguendo vie spesso opposte. Arricchire un romanzo di personaggi interessanti è spesso una mossa vincente. Farlo al cinema può essere controproducente, considerando come non si possa dedicare a tutti lo stesso spazio. Ci si ritroverebbe ad aggiungere attori alla stregua di comparse, solo per rispettare tutte le pagine del libro.
Edoardo Leo ha dunque dovuto fare delle rinunce dolorose anche sotto quest’aspetto, sapendo di star in realtà arricchendo il suo film: “A un certo punto ho smesso di cercare il romanzo nella pellicola, che è ciò che chiedo di fare agli spettatori”.
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