Il camorrista è un celebre film del 1986 di Giuseppe Tornatore, tratto da un romanzo a sua volta ispirato a fatti realmente avvenuti.
Il camorrista è uno dei film di mafia più apprezzati in assoluto, nonché il film che ha lanciato la carriera da regista di Giuseppe Tornatore (Nuovo Cinema Paradiso, Baaria), interpretato dal noto attore italo-americano Ben Gazzara.
La storia è tratta dal romanzo omonimo scritto dal giornalista Giuseppe Marrazzo nel 1984, che a sua volta racconta fatti realmente avvenuti in Italia negli anni Settanta e Ottanta, portando alla ribalta i retroscena della nascita della cosiddetta Nuova Camorra Organizzata. Vediamo allora a quali figure reali sono ispirati i personaggi del film.
Il camorrista: i personaggi reali del film
Partiamo dal protagonista, ovviamente, cioè ‘O Professore di Vesuviano (Ben Gazzara), che altri non è che Raffaele Cutolo, celeberrima figura della storia della mafia campana e fondatore della Nuova Camorra Organizzata, ai suoi tempi soprannominato appunto ‘O Professore.
Il personaggio di Ciro Parrella (Luciano Bartoli) rappresenta invece Vincenzo Casillo, braccio destro e amico di Cutolo, e ad esso è legata una delle principali controversie del film. Il boss, infatti, querelò gli autori perché nel film, come nel romanzo da cui è tratto, il protagonista commissione l’omicidio di Parrella/Casillo, circostanza che però Cutolo ha sempre negato.
Sempre restando tra i personaggi che gravitano attorno al Professore de Il camorrista, citiamo anche Gaetano Zarra (Elio Polimeno), che si rifà a Pasquale Barra, killer della Camorra agli ordini di Cutolo e noto come ‘O Animale, mentre Don Antonio ‘O Malacarne (Licio Troisi) sarebbe in realtà il boss Antonio Spavone, detto O’ Malommo. Rosaria (Laura Del Sol) è ispirata a Rosetta Cutolo, sorella del gangster campano.
La scena del matrimonio in carcere è assolutamente reale, per quanto incredibile: la moglie di Raffele Cutolo era Immacolata Iacone. Per contro, il boss milanese Frank Titas (Jean Pierre Duriez) è il celebre malavitoso Francis Turatello. Il ruolo dell’antagonista, se così si può dire, spetta invece al commissario Iervolino (Leo Gullotta), che affigura Antonio Ammaturo, capo della squadra mobile di Napoli; ma se nella pellicola Iervolino sopravvive all’agguato ai suoi danni, nella realtà Ammaturo venne assassinato.
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