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Si torna a parlare di censura al cinema, stavolta con Animali Fantastici 3: I segreti di Silente sotto i riflettori. Nessun riferimento gay in Cina: ecco cos’è successo.

Il 13 aprile è la data d’uscita al cinema di Animali Fantastici 3: I segreti di Silente. Si è però rapidamente iniziato a parlare di una questione specifica che nulla ha a che fare con la trama. Ancora una volta dobbiamo fare i conti con la censura. La Cina ha deciso di tagliare ogni riferimento all’omosessualità di Silente. Ecco il caso spiegato nel dettaglio.

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Animali Fantastici 3 censurato in Cina

La scelta di Warner Bros di censurare Animali Fantastici 3 fa discutere non poco. La casa di produzione ha infatti deciso di assecondare le richieste giunte, accordando il taglio di un dialogo di appena 6 secondi. In questo breve lasso di tempo si fa chiaramente riferimento all’omosessualità di Albus Silente.

Un argomento introdotto da J.K. Rowling nel 2017, quando annunciò il tutto via social, rammaricandosi di non averlo esplicato nei romanzi. I fan sospettavano che quella con Grindelwald non fosse una semplice amicizia ma ora è tutto alla luce del sole. In nessun film, però, l’argomento salta realmente fuori, non chiaramente. Tutto cambia però in Animali Fantastici 3. In seguito si farà riferimento diretto ad alcune scene. Qualcuno potrebbe ritenere tutto ciò uno Spoiler, quindi preferiamo avvertire i lettori.

Albus Silente ammette a Newt che la scelta del vincolo di sangue tra lui e Grindelwald trovava ragione nell’amore che i due provavano l’uno per l’altro. Erano addirittura pronti a scappare insieme, come i fan già sapevano. Tra le frasi tagliate nella versione cinese vi sono “Perché ero innamorato di te” e “Quell’estate Gelert e io ci siano innamorati”.

Il tanto atteso coming out è finalmente giunto ed è qualcosa dal quale gli spettatori cinesi devono essere “protetti”, apparentemente. Impossibile rinunciare agli introiti dalla Cina, considerando anche come si parli di un franchise alquanto claudicante. Warner Bros ha provato così a rispondere alle polemiche. In un comunicato leggiamo come lo studio debba salvaguardare l’integrità delle proprie pellicole, rispettando però la sensibilità di alcuni mercati. Ciò vuol dire dover operare dei tagli, a volte, ma in questo caso lo spirito del film rimane intatto, sottolineano.

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