Sulla mia pelle è un film del 2018 con protagonista Alessandro Borghi. Una pellicola difficile, che racconta la tragica morte di Stefano Cucchi, ucciso da chi doveva difenderlo.
Alessio Cremonini dirige Sulla mia pelle, film scelto per l’apertura della sezione Orizzonti del Festival del Cinema di Venezia. Una pellicola incentrata sull’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, magistralmente interpretato da Alaessandro Borghi. Un film che è un pugno nello stomaco, che mostra in maniera chiara l’oscurità di un sistema marcio, che considera un uomo non più essere umano.
Sulla mia pelle trama e cast
È difficile parlare di trama, quando la pellicola racconta una storia vera e drammatica come quella di Stefano Cucchi. In questo film trovano spazio i fatti, poi confermati dalle sentenze in tribunale. Non vi sono elementi romanzati. La storia è quella dell’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi. Sette giorni che hanno posto fine alla sua vita, trasformando quella della sua famiglia, in particolar modo di sua sorella Ilaria.
Deceduto il 22 ottobre 2009. Si tratta del decesso in carcere numero 148 di quell’anno nefasto, che si concluderà raggiungendo quota 176 (30 morti in due mesi). Altra cifra impressionante è la seguente: 140. È la stima delle persone incontrate da Stefano Cucchi dall’arresto alla morte. Un numero che comprende carabinieri, giudici, agenti della polizia penitenziaria, medici e infermieri. Qualcuno ha intuito il suo dramma, nessuno ha realmente fatto qualcosa.
Una sera dell’ottobre 2009 Stefano è in macchina con un amico. I due parlano e stanno fumando. Due carabinieri bussano al finestrino e intimano ai due di scendere. Una volta perquisiti, scatta il fermo per Cucchi, in possesso di varie confezioni di hashish e cocaina. A ciò si aggiunge una pasticca per l’epilessia, di cui soffre fin da giovane. Arrestato e portato in stazione, dove viene interrogato dal comandante. Verrà poi condotto a forza in una stanza da tre agenti. Una volta riportato in caserma, avrà sul volto visibili ematomi. Ha così inizio il suo dramma. Massacrato e lasciato in cella, dove si sente male al punto da richiedere assistenza (per l’ultima volta). Giunge il 118 ma lui rifiuta le cure, dovendo ammettere dinanzi ai carabinieri d’essere stato picchiato proprio da loro. Accusare i propri carnefici mentre si è costretti nella loro custodia non è facile. Tutti però si limitano a fare il minimo, facendo attenzione a non superare quella linea che avrebbe potuto salvarlo.
Il cast vede come protagonista Alessandro Borghi nei panni di Stefano Cucchi. Un’interpretazione eccellente, che gli consente di vincere il premio come miglior attore protagonista ai David di Donatello e il Ciak d’oro. Sua sorella Ilaria è interpretata da Jasmine Trinca, mentre il padre Giovanni è Max Tortora. Milvia Marigliano dà invece il volto a Rita Calore, sua madre.
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