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Fondamentale, in Tre uomini e una gamba, è chiaramente la gamba, cioè il Garpez, una costosissima opera d’arte che viaggia coi protagonisti.

In Tre uomini e una gamba, primo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, uscito nel 1997, i tre comici protagonisti devono raggiungere in auto la Puglia per il matrimonio di Giacomo, ma prima di lasciare Milano devono passare a ritirare un oggetto ordinato dal loro odiato suocero Eros Cecconi.

I tre non sanno esattamente di cosa si tratti: Cecconi è solito investire nell’arte contemporanea, e quello che ha appena acquistato è un Garpez. Cioè? Ecco, proviamo a spiegare cosa Aldo, Giovanni e Giacomo troveranno nella cassa che devono ritirare.

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Tre uomini e una gamba: che cos’è un Garpez

La risposta facile è: il Garpez di Tre uomini e una gamba è letteralmente la gamba di cui parla il titolo. Non una vera gamba umana, ovviamente, ma un’opera d’arte che replica in maniera vagamente astratta una gamba umana, realizzata in legno. Un oggetto abbastanza particolare, di certo non fotorealistico: come viene detto più volte nel corso della pellicola, non ha neanche le unghie.

Ma perché si chiama “Garpez”? Semplicemente, è il nome dello scultore: nel mondo dell’arte è solito usare il nome dell’autore di un’opera per indicare i suoi prodotti, come dire “un Picasso” per un quadro di Picasso.

Ovviamente, Garpez è un personaggio puramente di finzione, inventato nella sceneggiatura Tre uomini e una gamba. Giacomo lo definisce “uno dei più grandi sculturi viventi”, ma più tardi viene spiegato dallo stesso Cecconi che l’artista non è al momento particolarmente stimato, ma è sul punto di morire, e questro farà impennare il costo della gamba, il che spiega l’investimento da 170 milioni fatto dal suocero dei protagonisti.

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