Il MI AMI Festival sta per tornare con la sedicesima edizione: scopriamo il programma nel dettaglio.
A tre anni di distanza dall’ultima volta, il MI AMI Festival torna a svolgersi in presenza, nella cornice del parco dell’idroscalo di Milano. L’evento prenderà vita dal 27 al 29 maggio con una selezione incredibile di artisti a esibirsi e il claim “Umano irrazionale, magico animale” che testimonia la voglia di tornare a fare festa in maniera quasi magica e irrazionale dopo i due anni difficili della pandemia. Andiamo dunque a scoprire i dettagli di questa sedicesima edizione del MI AMI Festival.
Torna il MI AMI Festival: tutti i dettagli
Come detto il festival andrà in scena il 27, 28 e 29 maggio al parco dell’idroscalo. Per l’occasione verranno allestiti ben quattro palchi su cui si alterneranno più di 90 artisti. Nella line-up spiccano sicuramente Lo Stato Sociale, che celebrerà i dieci anni di Turisti della Democrazia proprio al Festival, il rapper Gemello, le due stream-star Naska e Simone Panetti e il grande Alan Sorrenti, che torna dopo vent’anni di assenza con nuovo materiale prodotto da Ceri.
Altri big che si esibiranno al MI AMI sono La rappresentante di Lista, Giorgio Poi, Io sonouncane, Venerus, Mobrici, Ketama 126. Per il resto, altri artisti che si vedremo nei giorni del Festival sono BigMama, BNKR44, Tredici Pietro, Novelo, Giuse The Lizia, Ibisco, gIANMARIA, Assurditè ,Studio Murena, Dutch Nazari, Tutti Fenomeni, Pop X, Generic Animal e tanti altri.
Non solo musica, perché come sempre verrà allestita una grande area ristoro, con anche una speciale zona sostenibile e vegetale chiamata Heura Garden. I biglietti per partecipare al Festival sono in vendita su Dice a 34 euro più i diritti di prevendita. È disponibile anche la formula abbonamenti per i tre giorni al prezzo di 80 euro più prevendita.
Chiudiamo con le parole di due protagonisti del MI AMI. Quelle del direttore Carlo Pastore: “Sono tempi sempre più complessi. Dopo aver spinto con il virus al distanziamento sociale, ora sembrano invece suggerire – con la guerra – il distanziamento dei popoli. Il tutto mentre la tecnologia offre spunti interessanti ma anche inquietanti di connessioni digitali. Come festival rivendichiamo il nostro diritto di aggregarci e di stimolare speranza, umanità e amore. Con l’intento netto e categorico di squintarci rispetto al pensiero binario di ogni genere che sembra contraddistinguere ogni discussione pubblica e digitale: con MI AMI vogliamo che la musica ispiri il desiderio e la voglia dell’Altro, e che l’ascolto sia il punto di partenza della costruzione del futuro”
Infine quelle dell’altro direttore, Stefano Bottura: “La nostra missione è sempre stata quella di far incontrare, ispirare, connettere, attivare e sognare le persone; far tornare la voglia di ascoltare musica nuova e baciarsi tra sconosciuti, che sono le scintille generatrici più potenti che ci sono. MI AMI vuole riaccendere la Voglia di Vita e di Futuro, vuole tornare a far rifluire energia e speranza. Come dire: un bel rito collettivo contro la Paura, una festa per tornare a vivere e crederci e innamorarsi e sbagliare e ricrederci e rinnamorarsi ancora più forte di prima. Con Poesia, Allegria e Lotta. Sempre”.
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