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Il corriere – The Mule è un film del 2018 diretto e interpretato da Clint Eastwood, ispirato alla vera storia di un 90enne corriere della droga negli USA.

Certe storie sembrano troppo incredibili per la realtà e più adatte per dei film, e quella de Il corriere – The Mule di Clint Eastwood rientra perfettamente in questa categoria: nella pellicola, il vecchio attore e regista interpreta un uomo anziano che, per sbarcare il lunario, si reinventa corriere della droga tra il Texas e Chicago.

Il film, basato su una sceneggiatura di Nick Schenk (Gran Torino, The Judge), si rifà però a un fatto realmente accaduto, raccontato per la prima volta dal giornalista del New York Times Sam Dolnick nel suo articolo del 2014 The Sinaloa Cartel’s 90-Year-Old Drug Mule. Ecco come sono andate veramente le cose.

Il corriere – The Mule: la storia vera e le differenze col film

Prima di tutto, il nome del protagonista della vicenda non è Earl Stone, come nel film, ma Leo Sharp: era nato nell’Indiana nel 1924, era cresciuto a Detroit e, durante la seconda guerra mondiale, aveva combattuto per le truppe alleate in Italia, ricevendo anche una Bronze Star.

Negli anni successivi, Sharp si fece un nome nel campo dell’orticultura, diventando uno dei più famosi lavoratori del settore a livello mondiale e ibridando diverse specie di fiori (tra cui, per esempio, il daylily), al punto da essere anche invitato alla Casa Bianca nei primi anni Novanta dal presidente George H. W. Bush. Poi, le cose per lui cambiarono.

Non è vero, come racconta Il corriere – The Mule, che i problemi economici di Sharp siano arrivati a causa della crisi economica, ma si verificarono in precedenza: l’ambientazione reale della storia è infatti la fine degli anni Novanta, quando Sharp prese a lavorare come corriere per il cartello di Sinaloa, viaggiando tra gli Stati Uniti e il Messico. In circa dieci anni di attività, si stima abbia trasportato tra i 100 e i 300 chilogrammi di cocacina per ogni viaggio, per un valore di variati milioni di dollari.

Leo Sharp venne arrestato infine la sera del 21 ottobre 2011 lungo la Interstate 94, con a bordo 104 chili di cocaina. Venne condannato nel 2013 a tre anni di prigione, ma fu rilasciato nel 2015 dopo poco più di un anno di prigione a causa delle sue condizioni fisiche. Si trasferì a vivere alla Hawaii assieme alla figlia, dove morì il 12 dicembre 2016, all’età di 92 anni.

il corriere - the mule

Il vero Leo Sharp.