Skip to main content

Padrenostro, la storia vera che ha ispirato il film è legata proprio alla vita del regista. Il protagonista nella realtà è lui che rivive il dramma famigliare

Padrenostro è un film del 2020 con Pierfrancesco Favino e Barbara Ronchi, diretto dal regista Claudio Noce, che per questa pellicola ha anche vinto il Nastro d’argento al miglior soggetto. Il film s’ispira alla vicenda del padre del regista, Alfonso Noce, che è stato vittima di un attentato da parte dei Nuclei Armati Proletari. La storia vera che ha ispirato il film ha dunque come protagonista lo stesso Claudio Noce che ha voluto portare sul grande schermo la vicenda storica che lo ha segnato.

Padrenostro: storia vera che ha ispirato il film

La storia vera di Padrenostro è ispirata a fatti reali di cronaca. Il 14 dicembre del 1976, a Roma, il vicequestore Alfonso Noce finisce nel mirino di un violento atto terroristico. Tre uomini appartenenti ai Nuclei Armati Proletari, gruppo terroristico di estrema sinistra, si piazzano fuori la casa del vicequestore con l’intento di tendergli un agguato. L’uomo al tempo era il responsabile dei Servizi di sicurezza per la Regione Lazio e quindi si occupava della lotta al terrorismo. Tuttavia, l’agguato non ebbe il risultato sperato e Alfonso Noce rimase solo ferito dall’aggressione, riuscendo a salvarsi. Nello scontro a fuoco che si è generato dopo l’attacco hanno però perso la vita un agente della scorta, Prisco Palumbo, e un terrorista di nome Martino Zicchittella.

Intorno a questa vicenda gira dunque Padrenostro, un film che ha avuto un grandissimo successo. La narrazione si svolge dal punto di vista proprio del figlio di Alfonso, il regista Claudio, che condisce dunque con l’elemento autobiografico la storia, restituendo il ritratto di uno dei periodi più difficili e tesi della storia d’Italia secondo un punto di vista inedito, ovvero quello del figlio di una persona che finisce nel mirino dei terribili attentati terroristici che in quegli anni hanno riempito le pagine della cronaca nera italiana. Il grande protagonista del film è un eccezionale Pierfrancesco Favino, autore come al solito di una grandissima prova attoriale. Il magistrato di Padrenostro e invece un personaggio di fantasia, non esiste nella realtà.