Flight è un film del 2012 diretto da Robert Zemeckis con Denzel Washington protagonista, ispirato alla vera storia del volo Alaska Airlines 261.
Whip Whitaker, pilota d’aereo segretamente alcolista, si ritrova suo malgrado protagonista di una sfortunata vicenda, quando un tranquillo volo tra Orlando ad Atlanta si trasforma in in cubo a causa di un guasto meccanico che fa precipitare il suo aereo. Whitaker riuscirà a contenere i danni, limitando le perdite e faccendo atterrare il velivolo lontano dalle abitazioni, ma i suoi problemi con l’alcol verranno scoperti, rovinando la sua carriera.
C’è Denzel Washington, come protagonista di questo adrenalinico dramma di volo diretto nel 2012 dal maestro Robert Zemeckis (Ritorno al futuro, Forest Gump, Cast Away), che con Flight ritorna al film in live action dopo dodici anni e altri tre film. La nuova storia che ha scelto di raccontare ha inoltre un legame con fatti realmente accaduti.
Flight: la vera storia che ha ispirato il film
A rivelare il retroscena dietro la trama di Flight ci ha pensato lo sceneggiatore John Gatins, che per il lavoro fatto in questo film è stato anche candidato all’Oscar: parte della trama, nello specifico quella relativa all’incidente aereo, è ispirata alla vicenda del volo Alaska Airlines 261.
I fatti si svolsero il 31 gennaio 2000, quando questo aereo diretto da Puerto Vallarta in Messico fino a Seattle sparì nel mare. Nel pomeriggio, i piloti aveva riscontrato un guasto tecnico, che si scoprì poi coinvolgere lo stabilizzatore, e avevano ottenuto il permesso di effettuare un atterraggio di emergenza a Los Angeles, invece che nello scalo previsto di San Francisco. Tuttavia, il McDonnell Douglas MD-83 non arrivò mai sul suolo della California.
A differenza di quanto avviene in Flight, nell’incidente dell’Alaska Airlines 261 morirono tutte le 88 persone a bordo, tra passeggeri e membri dell’equipaggio: ecco perché Gatins ci tiene a specificare che il film sia “liberamente ispirato” agli eventi reali.
Il caso fece molto scalpore all’epoca, soprattutto perché si scoprì che il malfunzionamento era stato dovuto alla scarsa manutenzione, e che un dipendente aveva già in precedenza segnalato dei problemi urgenti, senza venire ascoltato.