Come finisce Il tredicesimo guerriero? Ecco il finale del film del 1999 con protagonista Antonio Banderas, ispirato al poema Beowulf.
Di seguito troverete il riassunto dettagliato del finale de Il tredicesimo guerriero. È un’avventura storica ed epica, ispirata al poema Beowulf, con protagonista Antonio Banderas nei panni di Ahmed ibn Fahdlan.
Il tredicesimo guerriero come finisce
Nel cuore della notte i Wendol attaccano il villaggio, approfittando della fitta nebbia calata. Nel corso dell’agguato Ahmed viene ferito in viso e due dei docidi guerrieri vichinghi vengono uccisi. Tutti credono che i Wendol siano dei demoni, visto che non vi è traccia dei loro morti al termine dello scontro.
I guerrieri organizzano delle rozze difese intorno al villaggio e di colpo il suono del corno annuncia il risveglio del drago. Ahmed si rende conto che in realtà non sono altro che i Wendol in fila, a cavallo, illuminati da fiaccole. L’attacco termina con il ritiro dei Wendol e la perdita di altri vichinghi. Il guerriero scopre che sono semplici uomini travestiti. Per avere la meglio su di loro, la moglie del re decide di condurre i condottieri da una strega indovina. Lei mette in guardia il capo, Buliwyf, dicendogli che per avere la meglio dovrà uccidere il capo dei Wendol, colui che indossa i corni del potere, e la loro madre.
Ahmed capisce che si rintanano in delle caverne, indossando pelli di orso. Scovato il loro nascondiglio, penetrano in segreto e qui Buliwyf uccide la “madre dei Wendol”, una strega che riesce però a ferirlo con un artiglio avvelenato. La compagnia riesce poi a fuggire seguendo un corso d’acqua sotterraneo che li conduce a mare. Buliwyf è allo stremo delle forze e sta per morire, ma prende parte al nuovo scontro. I vichinghi hanno la meglio e il re uccide il loro capo. Il vichingo trionfa e trova le ultime forze per sedersi sul trono e confermarsi re. Per onorare la sua memoria e renderla immortale, Ahmed, ripreso il largo per tornare a sud, decide di scrivere una cronistoria di quanto avvenuto, ringraziando Allah d’avergli concesso l’onore di conoscere e combattere al fianco di guerrieri così diversi da lui e, al tempo stesso, valorosi e onorevoli.