Che fine ha fatto l’eredità di Lucio Dalla? Scopriamo cosa ne è stato del lascito del grande cantautore.
Sono passati dieci anni dalla morte di Lucio Dalla. Era il 1 marzo 2012 quando la vita del grande cantautore bolognese si spegneva, provocando un cordoglio generale in tutta Italia. Una morte improvvisa, col cantante stroncato da un infarto ad appena 69 anni. La scomparsa di Lucio Dalla ha sconvolto tutti, anche gli eredi, che si sono trovati a dover affrontare molti cavilli burocratici per accedere al lascito del cantante. Che ne è stato quindi dell’eredità del cantautore? Scopriamolo.
Che fine ha fatto l’eredità di Lucio Dalla
L’eredità di Lucio Dalla era molto ampia: un patrimonio di 100 milioni e molti beni mobili e immobili, per non parlare dei diritti d’autore sulle sue canzoni. Il cantante, alla sua morte, non ha lasciato alcun testamento e quindi la sua eredità è andata spartita tra cinque cugini. Tuttavia, come detto, gli eredi si sono trovati a dover fare i conti con molti cavilli burocratici e l’eredità di Lucio Dalla è stata letteralmente lapidata.
Oltre ai 100 milioni e ai diritti d’autori, c’erano molti beni di proprietà del cantante. L’appartamento a Bologna, in via Massimo d’Azeglio 15, una villa in Sicilia, una alle Isole Tremiti, dei terreni in Abruzzo e nelle Marche, uno yacht e diverse partecipazioni finanziarie in due società. Inoltre, Lucio Dalla possedeva anche diverse opere d’arte e cimeli musicali di altissimo valore.
Tutti questi beni sono stati quasi interamente dilapidati, i beni mobili e immobili sono stati messi all’asta, mentre per quanto riguarda i diritti dell’artista, è stata istituita la Fondazione Lucio Dalla, sorta nella stessa residenza dell’artista. Più difficile capire che fine abbia fatto il patrimonio di 100 milioni, che in parte è arrivato agli eredi e in parte, con tutta probabilità, è andato sperperato in mezzo ai cavilli burocratici del caso.