La figlia del generale è un film del 1999 diretto da Simon West, con John Travolta e Madeleine Stowe protagonisti. Scopriamo la vera storia dietro la pellicola.
La storia d’amore tra Paul Brenner – militare sotto copertura che indaga su un trafficante d’armi – ed Elizabeth Campbell – anche lei militare, giovane e brillante – s’interrompe subito quando la donna viene assassinata. Brenner non si darà per vinto, indagando su chi e perché ha ucciso la figlia del generale Campbell, ormai prossimo a entrare in politica.
Un thriller avvincente e dalle tematiche ancora attuali, sebbene risalga a 23 anni fa, con un grande John Travolta protagonista. La regia è di Simon West (Con Air), mentre la sceneggiatura di Christopher Bertolini e William Goldman è tratta dall’omonimo romanzo di Nelson DeMille del 1992.
La figlia del generale: differenze tra film e realtà
Come detto sopra, La figlia del generale è un film tratto da un romanzo: l’opera originale di DeMille, uscita sette anni prima della pellicola, non racconta una storia vera ma di pura finzione. Tuttavia, la trama del film ha non poche attinenze con fatti realmente avvenuti.
La sceneggiatura, infatti, usa i meccanismi del giallo per mettere in piedi una storia dai forti connotati sessuali, parlando del sessismo e degli abusi sulla donne all’interno degll’esercito degli Stati Uniti. Ecco perché, all’epoca dell’uscita prima del romanzo e poi del film, La figlia del generale scatenò molte polemiche e ricevette tante critiche, venendo accusato di diffondere un’immagine negativa di un’importante istituzione americana (il libro uscì poco dopo la fine della guerra del Kuwait, il film addirittura durante la guerra in Kosovo).
La verità, però, è che purtroppo eventi simili a quelli raccontati nel film, anche senza arrivare al teatrale omicidio da cui parte tutta la storia, sono molto comuni: si stima che una donna su quattro nell’esercito statunitense sia stata vittima di aggressioni sessuali. All’epoca in cui uscì il film, l’opinione pubblica americana aveva avuto a che fare con cui di basi sessuali all’interno di basi militari, come quello dell’Aberdeen Proving Ground del 1996 o quello ancora precedente di Tailhook del 1991.
Nel corso dello svolgersi della trama, emergono episodi continui di oggettificazione sessuale e maschilismo, non dissimili da quelli che molte donne subiscono nella vita di tutti i giorni ancora oggi, e che specialmente nell’esercito americano erano molto diffusi. D’altronde, l’autore del romanzo originale sapeva bene ciò di cui parlava: Nelson DeMille, prima di intraprendere una proficua carriera da scrittore, è stato un militare pluridecorato durante la guerra nel Vietnam, e successivamente è rimasto in contatto con il mondo militare.
La differenza tra film e realtà è quindi che la trama di La figlia del generale e l’omicidio che raffigura sono interamente frutto della fantasia di DeMille e degli sceneggiatori che hanno successivamente adattato il suo romanzo, ma il contesto e gli abusi sessuali sulle donne nell’esercito sono stati la principale ispirazione di questa storia.