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Tony King è il transgender re della trap protagonista del documentario su Real Time che racconta la vera storia del ragazzo del Rione Sanità

Tony King è il transgender è stella emergente della trap della scuola napoletana.  Su Real Time abbiamo visto il ragazzo del Rione Sanità in qualità di protagonista del documentario Chiamatemi Tony King che in tre puntate racconta la vera storia del suo cambiamento da donna a uomo. All’anagrafe Tony King aveva il nome di Naomi Nicolella corretto poi in Antonio. Nel programma in streaming anche su Discovery+ il trapper napoletano racconta senza filtri la sua vera storia  e il suo stile di vita dopo la transizione di genere.

Antonio Nicolella in arte Tony King è nato a Napoli precisamente nel quartiere Rione Sanità probabilmente nel 1999 e ha quindi 22 anni di età. La sua famiglia e suo fratello subito tanto quanto lui capiscono che è un uomo nato nei panni di una donna. Il suo vero nome all’anagrafe era Naomi Nicolella ma già si sentiva Tony difatti accanto agli studi scolastici coltiva la sua grande e principale passione: la musica. Sviluppa una propensione per il polistrumentismo e la composizione musicale e si specializza in particolare nel violino arrivando a suonare per quasi dieci anni nell’orchestra Sanitansamble. Inoltre sperimenta diversi generi musicali trovando ispirazione nella trap.

Tony King oggi è uno degli esponenti della scuola trap napoletana arrivando al successo con diversi brani, in particolare L’ammore è amore ispirato alla vera storia di Paola Gaglione, morta in un incidente al Parco Verde di Caivano che ha coinvolto il fratello e il suo fidanzato Ciro Maglione. Il profilo Instagram di Tony King è tonyking_17. Nella vita privata del transgender protagonista del documentario in onda su Real Time c’è un grande amore: Chloe. Sapete perché non appare mai in Chiamatemi Tony King? La famiglia della ragazza è contraria alla relazione con il trapper napoletano.

Tony King come era da donna

Come detto da donna Tony King era Naomi Nicolella. Il suo cambiamento di genere inizia all’età di 17 anni quando intraprende il lungo e intenso percorso di transizione di genere. Quando è ancora femmina, utilizzando un gergo ironicamente popolare per attaccare tutti gli omotransfobici, Tony era bullizzato da alcuni conoscenti. Antonio Nicolella ha raccontato a NapoliToday di essere anche stato vittima di insulti pesanti in una chat whatsapp creata appositamente per sbeffeggiarlo.

Inoltre non sono mancati per lui i commenti offensivi sui social e le difficoltà di essere nato in un mondo dove non tutti rispettano gli altri. Sia quando era donna come Naomi, semplicemente all’anagrafe perché già si sentiva Tony, sia oggi il trapper del Rione Sanità ha potuto contare anche su dei punti fermi: la sua grande famiglia e i suoi amici di sempre tra cui Davide che è anche il suo manager.