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In Gomorra Salvatore Conte è stato ispirato nella realtà da Raffaele Amato. Che fine ha fatto l’attore Marco Palvetti? 

Chiunque abbia visto Gomorra ha adorato il personaggio di Salvatore Conte. È il vero antagonista dei Savastano per molto tempo. Nemico, alleato ma, in generale, un uomo decisamente interesante. Ha saputo stregare tutti, generando anche una lunga serie di meme online. Basti pensare all’imitazione di Ciro Priello dei The Jackal. Scopriamo a chi è ispirato Salvatore Conte nella realtà.

Salvatore Conte nella vita reale: a chi è ispirato

L’astuto e spietato Salvatore Conte di Gomorra è ispirato a Raffaele Amato. Un killer senza scrupoli del clan Di Lauro, divenuto capo degli scissionisti. Nato a Napoli l’11 novembre 1965, soprannominato ‘o Spagnuolo, ovvero lo spagnolo. Ciò dovuto ai molti anni vissuti in Spagna da latitante. La stessa penisola iberica che lo vede protagonista in alcune ben note scene con Ciro Di Marzio, l’Immortale. Tra gli artefici dell’ascesa al potere della famiglia Di Lauro, negli anni ’90. Si è guadagnato i suoi “gradi” come sicario di Paolo Di Lauro, che ha invece ispirato Pietro Savastano.

Altro grande parallelismo tra Salvatore Conte e Raffaele Amato è dato dal suo controllo sul traffico di cocaina, nello specifico tra la Galizia e l’italia. Inizialmente importava grandi quantità di hashish dalla Spagna, per poi decidere di andare direttamente in Sud America, dai maggiori esponenti dei cartelli.

Vendeva droga a Napoli, così come nel resto d’Italia e in altri paesi d’Europa. Tutto ciò gli concesse di ottenere un enorme potere all’interno del clan, mentre il boss Paolo Di Lauro si diede alla latitanza. In aperto contrasto con il figlio Cosimo Di Lauro, che ha ispirato Genny Savastano, per nulla contento del potere accumulato da Amato. Lo accusò d’aver rubato i guadagni di una vendita di cocaina, per un valore di 3 milioni di euro, costringendolo a scappare in Spagna. Da qui organizza la rivolta degli scissionisti, dando inizio alla prima faida di Secondigliano.

Salvatore Conte che fine ha fatto Marco Palvetti

Il ruolo di Salvatore Conte in Gomorra è interpretato da Marco Palvetti, attore campano nato a Pollena Trocchia il 23 aprile 1988. Quello nella serie Sky è il suo ruolo più importante. Ha esordito nella serie La squadra, ma è nel 2009 che tutto cambia grazie al film Il grande sogno di Michele Placido, cui segue Nati 2 volte e nel 2020 Il caso Pantani – L’omicidio di un campione. È possibile poi apprezzarlo nei film per la TV La scuola della notte e La legge del numero uno, così come nella fiction In punta di piedi e Il commissario Ricciardi.

Più che lo schermo, grande o piccolo, fondamentale per il suo percorso è stato il teatro. Ha studiato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma. Nel 2013 ha inaugurato una compagnia teatrale, Bluteatro, dedicata a giovani attori sono i 35 anni. È molto attivo sui social e grazie a questi sappiamo che è un appassionato di sport: palestra, ciclismo, corsa e trail running. Marco Palvetti oggi non ha fatto di certo una brutta fine (diverse fake news lo avevano addirittura dato per morto) continua nella sua professione di attore con successo non solo a teatro. Di recente, come detto, ha interpretato il ruolo di Marco Pantani nel film ispirato alla scomparsa del ciclista.