Il quinto episodio di Only Murders in the Building 2 vede Oliver alla ricerca di indizi grazie al gioco Son of Sam. Conoscete la storia vera del killer?
Chi è Son of Sam? Perché un serial killer ha un nome così particolare? La storia vera di David Berkowitz è terrificante ed è già stata trattata numerose volte sul piccolo e grande schermo. La più recente è in Mindhunter, serie TV Netflix di David Fincher. L’esempio più celebre e rilevante è però Summer of Sam, film del 1999 di Spike Lee. In Only Murders in the Building 2, invece, Oliver va alla ricercar di indizi sul possibile assassino di Bunny. Sospetta di Alice, nuova fiamma di Mabel. A interpretarla è Cara Delevingne e pare nascondere più di qualche segreto. Il gioco messo in scena si chiama Son of Sam e consiste nel dare a tutti i presenti delle carte. Nessuno dovrà far vedere agli altri cosa ha ricevuto. Quasi tutti avranno tra le mani un’innocente donna bionda ma uno si ritroverà con la carta di Son of Sam. Ciò vuol dire che è il killer. Tutto ciò al fine di individuare dei tell, ovvero dei segnali che indichino quando qualcuno sta mentendo. Oliver è abile e riesce a sorprendere Alice. La domanda per molti però resta: chi è Son of Sam?
Son of Sam chi è: storia vera
Il 10 agosto 1977 venne arrestato a New York David Berkowitz, terrificante serial killer noto fino a quel punto semplicemente come Son of Sam. Nell’arco di poco più di un anno era riuscito a uccidere ben 6 persone, ferendone altre otto. Voleva l’attenzione e per tutto questo tempo scriveva lettere ai giornali. Lasciava inoltre sui luoghi dei suoi omicidi dei messaggi per prendersi gioco della polizia.
Divenne una delle persone più ricercate d’America e si cibava di questa agghiacciante notorietà. Nato nel 1953, a soli 3 anni venne dato in adozione. Dopo il suo arresto vennero sentite persone che lo conoscevano da giovane. Parlavano di lui come di un ragazzo difficile. Da adolescente aveva commesso alcuni furti e causato degli incendi di piccole dimensioni. A 18 anni entrò nell’esercito, prestando servizio in Corea del Sud, tornando a New York nel 1974. In questa fase sua madre gli rivelò d’averlo adottato. Gli psicologi che lo hanno analizzato in seguito hanno spiegato come questa notizia diede il via a una profonda crisi. Pochi mesi dopo, alla vigilia di Natale del 1975, ferì due ragazze con un coltello. Nessuno riuscì a identificarlo e a luglio dell’anno seguente iniziò la sua scia di morte.
Storia vera Son of Sam: vittime
La prima persona che uccise si chiamava Donna Lauria. Aveva soltanto 18 anni e il 29 luglio 1976 era in auto con un’amica in un parcheggio del Bronx. Son of Sam era appostato con una pistola nascosta in un sacchetto. Le sparò alla testa e poi fece fuoco contro l’amica, riuscendo solo a ferirla.
Nell’arco dei sei mesi successivi ferì altre sei persone in maniera simile. Il suo obiettivo principale erano coppie di ragazze da sole in quartieri come Bronx e Queens. Scelte per caso. Nessuno osava pensare a uno squilibrato in libertà, ma la polizia confermò la presenza di legame tra quegli attacchi nel gennaio del 1977. Un assassino armato di una pistola calibro 44 stava terrorizzando New York. L’8 marzo uccise ancora. Il suo nome era Virginia Voskerichian. Nell’arco dei cinque mesi successivi, noti come l’estate di Sam secondo i giornali, uccise altre quattro persone.
Son of Sam nome significato
Abbiamo detto che il suo nome era David Berkowitz ma allora perché in Only Murders in the Building è Son of Sam? Il soprannome deriva da una lettera lasciata su una delle scene del crimine. Con una grafia infantile scrisse a grandi lettere frasi senza senso, alcune minacce, preghiere e altro. Si disse offeso per essere stato definito uno che odia le donne, per poi aggiungere: “Io sono un mostro. Io sono il figlio di Sam”.
Son of Sam l’arresto
Per quanto possa sembrare incredibile, Son of Sam è stato arrestato per una multa. Il 31 luglio 1977 uccise la sua ultima vittima, Stacy Moskowitz, colpita mentre baciava il suo fidanzato, Robert Violante, sopravvissuto all’attacco. Pochi giorni dopo una donna disse d’aver visto un uomo controllare una multa sulla sua auto poco prima dell’omicidio. Si era spaventata nel vedere che stringeva un oggetto scuro in mano. Poco dopo sentì l’esplosione.
Esaminando tutte le auto multate nell’area, la polizia riuscì a risalire a David Berkowitz. Nel veicolo trovarono l’arma e munizioni calibro 44, oltre a una mappa con tutti i luoghi degli omicidi. Una volta uscito di casa, disse agli agenti: “Perché ci avete messo così tanto?”. Condannato a sei ergastoli, giudicato in grado di intendere e di volere. Lo Stato di New York introdusse delle leggi per impedirgli di arricchirsi grazie a questa atroce storia. Da allora i criminali non possono guadagnare raccontando quanto fatto. Legge che è stata adottata poi in ben 41 stati.