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Inside Man è un thriller drama diretto da Spike Lee dal cast stellare, con Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster e Willem Dafoe.

Uscito al cinema nel 2006, Inside Man è una perla del cinema di Spike Lee. Un thriller che si muove su due livelli differenti e sa inchiodare lo spettatore allo schermo. Tutto ha inizio in una filiale della Banca Manghattan Trust di New York. Cinque rapinatori vestiti da imbianchini fanno irruzione per mettere a segno il colpo perfetto.

Keith Frazier e e Mill Mitchell sono due detective che giunrono rapidamente sulla scena. Prendono il controllo della situazione, fino ad allora gestita dal Capitano John Darius. Il Presidente della Manhattan Trust è nel panico, perchè sa che in una cassetta di sicurezza vi sono informazioni top secret che potrebbero costargli molto caro.

Vuole evitare il peggio e così coinvolge Madeline White nel caso. Lei è una specialista di mediazioni internazionali e sfrutta il proprio rapporto con il sindaco per mettersi in contatto con Frazier. Questi è sotto indagine per un caso di corruzione e così le dà l’autorizzazione per entrare in banca e comunicare con il capo della banda, in cambio di un insabbiamento. Intanto all’interno va in scena un piano che ha dell’incredibile.

Inside Man finale spiegato

La corsa contro il tempo spinge per l’ingresso forzato dei reparti speciali. Frazier però temporeggia. L’uccisione di un ostaggio però fa saltare gli argini. Si tratta in realtà di una messinscena e così gli agenti fanno proprio ciò che i rapinatori volevano: creare il caos. L’obiettivo è mescolarsi tra gli ostaggi, che non hanno mai visto in volto i criminali.

Sono tutti fuori tranne Dalton, il capo della banda. Scopriamo che nella stanza degli attrezzi i rapinatori hanno realizzato un doppiofondo contro una parete. Lui si nasconde lì, portando con sé i diamanti di Case. Nessuno degli agenti si accorge di nulla, perché dinanzi alla parete lavorata vi è un ripiano colmo di oggetti.

Gli interrogatori danno come risultato un nulla di fatto e la banca indica come nulla sia stato rubato. Il caso viene dunque chiuso rapidamente. Trascorsa una settimana, nel corso della quale la banca ha ripreso la propria attività, Dalton lascia il nascondiglio e si dirige verso l’uscita. In quel momento arriva Frazier, venuto a controllare la cassetta di sicurezza 392 perché non convinto dalle indagini. Si è accorto infatti che questa, ufficialmente, non esiste nei registri.

Dalton non viene riconosciuto e, passandogli di fianco, gli infila in tasca un diamante. Frazier scopre che la 393 è stata di fatto svaligiata. Dalton e i suoi hanno preso i diamanti ma lasciato l’anello di Cartier, così da poter essere rinvenuto. Quella è la prova degli affari svolti dal proprietario della banca con i nazisti. Frazier e Mitchell affrontano Case nel suo ufficio e poi danno l’anello e l’indirizzo della commissione contro i crimini di guerra alla White. Tornato a casa, Frazier trova il diamante in tasca. Potrà finalmente regalare alla propria fidanzata l’anello di fidanzamento che non si sarebbe mai potuto permettere.