Un salto nel passato per il Grande Fratello VIP, che accoglie in casa Gegia, comica e attrice celebre nel corso degli anni ’80.
Se è vero che Alfonso Signorini ha voluto parlare molto di più ai giovani in questa edizione del Grande Fratello VIP, è innegabile che il minestrone necessiti anche di volti del passato. È il caso di Gegia, simpatica attrice e comica che ha raggiunto l’apice della carriera nel corso degli anni ’80. Il suo nome completo è Francesca Carmela Antonaci, ma l’Italia la conosce ormai da decenni come Gegia. È nata il 16 luglio 1959 a Galatina, in Puglia, ed è un’attrice, comica e conduttrice televisiva, oltre che cantante. Potrebbe rivelarsi uno degli elementi imprevedibili di questa edizione del reality show di Mediaset. Ha sempre saputo coinvolgere il pubblico e probabilmente anche stavolta saprà farsi apprezzare. Autoironica e divertente, regalerà di certo uno show.
Disse addio al suo Salento all’età di 14 anni, trasferendosi a Roma. Qui ha frequentato il Liceo Classico presso l’Istituto Cristo Re. Due anni dopo ha iniziato a studiare recitazione presso la scuola Pietro Scharoff, prendendo intanto lezioni di danza classica, moderna e pianoforte. Chi ha detto che per far ridere non occorra studiare? Ha conseguito inoltre ben due lauree, in Lettere e Psicologia, entrambe presso la Sapienza di Roma.
All’età di 53 anni Gegia ha svelato di frequentare un uomo più giovane di lei di ben 31 anni. Il suo nome è Michele Carbone: “Ci stiamo frequentando ma ho paura di scottarmi. È stato lui a fare il primo passo. Fin dall’inizio ho avuto difficoltà nel confrontarmi con un uomo giovane. Non ho figli ma a volte è come se lui lo fosse. Mi fa tenerezza ma è bello da morire””
In passato è stata sposata con Maurizio Motta, deceduto nel 2012. Era assistente alla regia e i due si fidanzarono molto giovani. Fecero le cose per bene, con i genitori di entrambi che li raggiunsero per conoscersi. Si sono sposati e lei è rimasta incinta, ma ha perso il bambino dopo due settimane: “Mi fecero una festa quando rimasi incinta. Era sbagliato, perché nei primi tre mesi non si dovrebbero fare. Porta male”.