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Conoscevate la passione di Ignazio La Russa per gli Apache? Il noto politico ha scelto per Geronimo e i suoi figli dei nomi particolari per un motivo

Ignazio La Russa, 75 anni, è uno dei politici più noti degli ultimi 20 anni. La sua particolare voce e il suo savoir faire lo hanno reso subito un personaggio pubblico nel mirino della satira. In particolare Fiorello ne ha fatto un cavallo di battaglia. Del già vice presidente della Camera e del Senato si è detto molto ma forse non tutti conoscono un retroscena relativo al nome del figlio Geronimo e legato al mondo Apache. Ha tre figli e ha deciso di dare loro dei secondi nomi decisamente particolari: si chiamano infatti Antonino Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Geronimo era un condottiero nativo americano, in lotta contro l’espansione occidentale degli Stati Uniti d’America. Una guerra per la sopravvivenza portata avanti per 25 anni. Il suo nome è celebre ancora oggi nella memoria collettiva. Cochis è stato un capo degli Tsokanende, ovvero i Chiricahua, gruppo degli Apache. Celebre per aver guidato l’insurrezione nel 1861. Ancora oggi la Contea di Cochise, in Arizona, porta il suo nome. Apache è il nome più generico dato da La Russa ai suoi figli. Si tratta della più nota popolazione nativa americana, legata all’area sud occidentale della parte settentrionale del continente. Altro nome con cui sono solitamente indicati è Dineh.

Ignazio la russa e la passione per gli Apache

Cosa c’entrano Ignazio e Geronimo La Russa con i nativi americani? Lo ha spiegato proprio lui alcuni anni fa, raccontando di inquadrare la sua destra sul fronte dei “pellerossa”, nel grande quadro della sfida per la vita contro i cowboy. Una vera e propria fascinazione degli allora camerati per gli “indiani d’America”, che La Russa ha spiegato in poche parole. Impossibile non tifare per loro, ha detto. L’idea di una causa persa portata avanti fino alla morte, sacrificando tutto e tutti pur di ottenere cos’è giusto nel proprio cuore. Non solo nativi americani ma anche troiani contro greci e, in epoca decisamente più moderna, soldati dell’Asse contro americani. Coltiva nel cuore il culto della sconfitta, della resistenza e della lotta. Una passione per il mondo nativo americano che ha spinto Ignazio La Russa anche a incontrare una delegazione dei capi Apache, al tempo in cui era vicepresidente della Camera. Ha spiegato come rimasero molto colpiti dalla scelta di dare quei nomi ai suoi figli, Geronimo, Cochise e Apache.