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Il diritto di opporsi è un film del 2019 con Michael B. Jordan protagonista, ispirato a fatti realmente accaduti: la vera storia dell’avvocato Stevenson

La lotta alle discriminazioni razziali, negli Stati Uniti e non solo, passa anche dal contesto giuridico e legale: è questa la vera storia, nonché lezione, del film Il diritto di opporsi, diretto da Destin Daniel Cretton regista, solo per citarne alcuni, de Il castello di vetro, Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli. Il cast della pellicola in onda anche su Canale 5che vanta come protagonisti Michael B. Jordan, già visto in Creed, Jamie Foxx, volto di Ray e Django Unchained, e Brie Larson, celebre per le sue interpretando in Room e Captain Marvel. Alla fine degli anni Ottanta, il giovane avvocato afroamericano Bryan Stevenson decide di interessarsi al caso del detenuto Walter McMillian, accusato di omicidio in un processo abbastanza controvero e a rischio di pena di morte. Grazie alla sua abilità come legale, Stevenson riuscirà a dimostrare l’innocenza di McMillian, diventando un importante attivista per i diritti dei neri negli Stati Uniti.

Il diritto di opporsi l’avvocato oggi

Gli eventi raccontati nel film Il diritto di opporsi sono tratti da una storia vera, tutti realmente accaduti: Bryan Stevenson è un avvocato e attivista per i diritti afrocamericani oggi 62enne, nonché fondatore dell’Equal Justice Initiative. Il film di Destin Daniel Cretton, che in originale si intitola Just Mercy, è tratto proprio dal libro autobiografico del 2014 in cui Stevenson racconta la propria storia e l’impegno per i diritti legali del carcerati afrocamericano, dal titolo Just Mercy: A Story of Justice and Redemption. Dopo essersi laureato in legge ad Harvard grazie a una borsa di studio nel 1985, Stevenson si trsferìad Atlanta ed entrò nell’associazione Southern Center for Human Rights, che lo assegnò alla zona dell’Alabama, dove si trasferì nel 1989 per lavorare nella difesa di cittadini afroamericani condannati alla pena di morte.

Fu lì che anche nella storia vera che ha ispirato il diritto di opporsi conobbe Walter McMillian, arrestato nel 1987 come sospettato per l’omicidio di Ronda Morrison, una donna bianca, e condannato in maniera molto discutibile alla pena di morte nel 1988. Nel 1992, Stevenson riuscì a ottenere una riapertura del processo, denunciando gravi violazioni dei diritti costituzionali di McMillian, arrivando infine all’assoluzione dell’imputato nel 1992. Bryan Stevenson, che ha preso parte alla promozione di Il diritto di opporsi, ha sempre ricordato il caso McMillian come il primo della sua lunga e fortunata carriera di avvocato e difensore dei diritti civili. Da allora, si stima abbia salvato oltre 130 persone dalla pena di morte.