Tiziano Ferro è padre di due figli non gemelli con suo marito Victor Allen. La storia dell’adozione divenuta canzone.
Tiziano Ferro e Victor Allen sono i felici genitori di Margherita e Andres. I due piccoli hanno riempito le loro vite, prendendone di fatto possesso. Tante le curiosità dei fan, così come dei detrattori, in merito ai piccoli, dei quali il cantautore prova a raccontare il giusto, tutelandoli da ogni possibile attacco. Sono giunti entrambi nella loro casa a inizio 2022. Due telefonate che hanno cambiato il corso della loro vita sono arrivate a distanza di alcuni mesi, confermando la possibilità di stringere le loro due meraviglie al tempo di 9 e 4 mesi. Tiziano Ferro li ha descritti come molto diversi. Margherita è una piccola Beyoncé, che cammina, balla e corre, mentre Andres, più piccolo, molto spesso si limita a guardarla e sorridere. Il più alto degli onori, lo aveva definito il cantante di Perdono, che chiedeva il rispetto della propria privacy, non volendo divulgare dettagli destinati a restare soltanto loro.
Inutile dire come la curiosità ruoti intorno al modo con il quale i figli di Tiziano Ferro sono entrati in casa tra le braccia amorevoli di questi di lui e Victor Allen. Il cantatore è diventato padre e che si sia trattato di utero in affitto o adozione, la polemica sarà comunque servita. Per questo Ferro preferisce schermarli il più possibile. Ha preferito non aggiungere altro, parlando piuttosto delle piccole sfide che si è ritrovato a fronteggiare da neo genitore. In assenza di sue parole, però, c’è chi ha ripescato dal lontano 2016 un’intervista rilasciata a Vanity Fair, nella quale spiegava d’essere volato in America per una nuova vita e per diventare papà, anche da solo. Questo lascia pensare a molti che l’utero in affitto sia stata la strada seguita da lui e Victor Allen.
Tiziano Ferro la canzone dedicata ai figli adottati
La vita di Tiziano Ferro è cambiata per sempre nel momento in cui è diventato padre di Margherita e Andres. A loro è dedicato il suo nuovo album, Il Mondo è Nostro, scritto durante la parte più dura della pandemia. Il tema della paternità è centrale in questo disco, trattato sotto differenti aspetti. Proviamo ad analizzare in breve l’intero disco, compresa la canzone dedicata ai suoi figli:
Il paradiso dei bugiardi: vi sono diversi livelli in questo brano. Da una parte si rivolge agli hater che negli anni lo hanno costantemente attaccato. Dall’altra, però, parla direttamente a se stesso, che è stato in grado di odiarsi più di tutti in certe fasi della sua vita. Oggi ha però fatto pace col passato;
Il mondo è nostro: la pandemia lo ha posto dinanzi a una nuova condizione emotiva. Come artista sentiva il bisogno di fare qualcosa e ispirare gli altri. In un mondo in cui tutti di colpo sono soli, nessuno lo è più singolarmente. Un brano che, spiega, è il sunto dei suoi ultimi anni, che lo hanno portato a essere l’uomo che è oggi;
La vita splendida: dialogo con un’amica ipotetica, con la quale fare il punto della situazione a 20, 30 e 40 anni. Fragilità, insicurezza e sorrisi trovano spazio in questo racconto. Un testo che mira a esaltare l’estrema importanza dell’amicizia, intesa come amore immortale e puro;
Addio mio amore: addio alla depressione in un brano dalle sonorità elettro anni Ottanta. Oggi è libero da questa presa sul cuore e la mente, che ti costringe a vedere la vita da una prospettiva sempre distruttiva. Un brano catartico e liberatorio;
La prima festa del papà: una canzone colma di gratitudine per il sogno che ha finalmente potuto trasformare in realtà. Spiega come fosse grato anche solo di poter accarezzare finalmente l’idea di diventare padre, mentre per anni gli era stata preclusa. A ispirarlo è stato un messaggio d’auguri di suo padre per la festa del papà. Fino a quel momento non si era reso conto del passaggio del testimone avvenuto;
R()t()nda: durante la pandemia la voglia di creare qualcosa e ispirare ha avuto la meglio. È così nata la collaborazione con thasup. I due si sono conosciuti su Instagram, dialogando della comune passione per il soul. Una contaminazione tra fasi diverse della vita, tra chi ha oggi nuova coscienza di sé e del percorso fatto e chi è colmo di domande;
Mi rimani tu: canzone nata in maniera naturale e dedicata a Margherita. Le parla come a un’amica molto testarda. Un parallelismo tra paternità e amicizia che, spiega Tiziano Ferro, trova il punto d’incontro nell’assolutismo dell’amore. Qualunque scelta si faccia, l’uno ci sarà sempre per l’altro, come un padre per sua figlia;
A parlare da zero: canzone dedicata ad Andres, pensava e voluta a differenza di quella per sua figlia, giunta in maniera più fluida. Il suo arrivo in famiglia ha portato il cantautore a ripensare a sé stesso da piccolo. Andres lo ha posto dinanzi a molti dubbi sul suo essere in grado di fare da genitore a un bambino, confrontandosi di fatto con suo padre. Durante il brano si sente la voce registrata del piccolo. Risale alla prima volta che lo ha tenuto in braccio;
L’angelo degli altri e di se stesso: brano molto funk che lo vede collaborare con Caparezza. Canzone divertente e divisa in due parti nette. L’ironia domina nel brano, nato anch’esso in pandemia;
Ambra/Tiziano: dopo una chiacchierata e qualche battuta, ecco nascere questa collaborazione con Ambra Angiolini. Scritta di getto in due giorni, ha traslato su carta i discorsi fatti, portando tutti nuovamente negli anni ’90 dal punto di vista musicale;
I Miti: brano swing nato per divertirsi e regalarsi una gioia immensa, la collaborazione con Roberto Vecchioni;
Quando io ho perso te: spiega come sia per certi versi quella lettera che molti psicologi ti consigliano di scrivere al te del passato. Lui parte da 20 anni fa, armato di una nuova lucidità;
For Her Love – Sempre amata: Sting ha accettato di collaborare con lui, a patto che si trattasse di una sua canzone, alla quale Tiziano Ferro ha dunque dovuto aggiungere delle liriche. Una sfida e un’emozione incredibili, nate anche solo dal fatto che un mito di questo calibro lo conoscesse artisticamente.