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Attraverso i miei occhi la vera storia di Denny e del suo cane Enzo ispirata dal romanzo di Garth Stein. La leggenda della reincarnazione nella realtà 

Attraverso i miei occhi è un film struggente e il telespettatore non può non chiedersi se è tratto da una storia vera. Ispirata dal romanzo scritto da Garth Stein, la pellicola ha come protagonista Milo Ventimiglia nei panni di Denny Swift, un pilota di auto da corsa di Seattle, che corre con un cane di nome Enzo, doppiato nella versione originale da Kevin Costner e nell’adattamento italiano da Gigi Proietti. Il cane è il narratore del film e del libro e non si accontenta di essere “il migliore amico dell’uomo”, perché è questo che fanno i cani. Enzo ha l’obiettivo di imparare a essere il più umano possibile per potersi reincarnare. Il protagonista Denny affronta molte prove personali nel corso del film Attraverso i miei occhi, dalla lotta per le dure gare di corsa alla malattia della moglie Eve, successivamente deve affrontare una battaglia per la custodia della figlia di lui e di Eve, Zoe. In tutto questo, Enzo offre profonde meditazioni sugli alti e bassi del suo padrone. Attraverso i miei occhi non è tratto pedissequamente da una storia vera ma, come dichiarato dalla stesso regista, ha elementi basati sulla realtà.

Attraverso i miei: il cane Enzo nella realtà

La ricerca del cane Enzo di padroneggiare l’umanità deriva infatti da una vera tradizione mongola di sepoltura dei cani che suggerisce che alcuni di loro torneranno in vita come esseri umani. È vero che in Mongolia una credenza tradizionale sostiene che, nel processo di reincarnazione, i cani sono la forma che precede l’uomo. Una speciale pratica di sepoltura prevede che il padrone di un cane sussurri al proprio animale che desidera che il cane ritorni in vita come un umano. Oltre alla tradizione mongola che incarna la prospettiva di Enzo, molte ispirazioni di Attraverso i miei occhi provengono dalla vita reale. Garth Stein, autore del romanzo che ha ispirato il film, ha spiegato di essere stato per qualche tempo un pilota di auto da corsa, proprio come Denny il protagonista, prima di avere un incidente che gli ha causato un “semi-ritiro”.  Anche il cane Enzo è a conti fatti tratto da una storia vera,  nasce infatti dall’esperienza dello scrittore con un Airedale Terrier che aveva quando era bambino. Nel film Attraverso gli occhi, però, Enzo è interpretato da un cane di nome Parker che sembra essere un golden retriever o un labrador. Il cane però porta con sé l’essenza della vera amica d’infanzia della Stein, visto che l’autore ha detto che era “più un fratello che un cane”. Allo stesso modo ha spiegato di aver iniziato a scrivere il libro che nella versione originale si chiama The Art Of Racing In The Rain grazie alla presenza nella sua vita di un altro cane, Comet. Una piccola curiosità su Attraverso i miei occhi riguarda l’attore Milo Ventimiglia che interpreta Denny Swift: ha condiviso il tempo con il cane anche fuori dal set per creare un legame in modo che potessero dare una performance più convincente. Con il tempo si creato un feeling così forte che l’attore voleva portarlo a casa, ma il simpatico cane aveva già una famiglia. Milo Ventimiglia ha costruito un rapporto con Parker al punto tale che l’addestratore era preoccupato per il possibile stress del cane in una scena particolarmente emotiva, perché il cane attore percepiva i sentimenti del personaggio. Inoltre Parker non ha dovuto farsi corrompere per ottenere molte scene, grazie al legame naturale che già condividevano.