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Alla scoperta dello sconfinato patrimonio della Mondadori e dell’eredità che ha lasciato il fondatore della casa editrice: Arnoldo Mondadori

Il patrimonio che fu di Arnoldo Mondadori è testimonianza di come il talento non si possa comprare. Difatti grazie alle sue capacità è riuscito ad arrivare in vetta. Tra i più grandi editori che hanno fatto la storia della cultura in Italia, un ruolo di spicco è sicuramente occupato dall’imprenditore, l’uomo che nel 1907 ha fondato la casa editrice che oggi è diventata uno dei più potenti e ricchi gruppi editoriali d’Italia. Per comprendere la portata  dell’eredità che ha lasciato Arnoldo, basta citare che la storia della Mondadori è ricca di successi e di imprese, in più di 100 anni la casa editrice si è espansa fino a diventare il conglomerato mediatico che è oggi. Nei primi anni di vita la creatura di Arnoldo Mondadori ha dovuto superare le due guerre e tutte le vicissitudini della prima metà del 900, poi dopo il secondo conflitto mondiale è cresciuta, espandendo la propria attività anche fuori dai confini nazionali e lanciando riviste, collane che hanno fatto la storia dell’editoria in Italia come gli Oscar e i Meridiani, e quotidiani come La Repubblica. Fino agli anni ’90 la crescita della Mondadori è stata continua, poi la realtà editoriale nel 1991 è entrata a far parte del gruppo Fininvest, proiettandosi con una nuova potenza economica nel nuovo secolo.

Oggi, come detto, la Mondadori è uno dei gruppi editoriali più importanti d’Italia. Oltre alla famosa casa editrice creata da Arnoldo Mondadori conta altre importanti realtà editoriali che hanno segnato la storia italiana come la Rizzoli e la Einaudi. Il gruppo Mondadori pubblica circa trenta periodici, tra cui alcune riviste di riferimento come Chi e Tv Sorrisi e Canzoni, possiede varie proprietà digitali e ha al suo interno moltissime divisioni che spaziano in tutto il mondo editoriale. Per ciò che riguarda il patrimonio della Mondadori, come si può leggere dalla relazione sullo stato patrimoniale pubblicata dalla stessa Mondadori, il gruppo editoriale ha chiuso il 2021 con un fatturato di ben 807,3 milioni di euro e un utile di 44,2 milioni. Numeri da capogiro che certificano la grandezza dell’eredità di Arnoldo Mondadori.

Arnoldo Mondadori chi era

Ma chi era l’uomo che ha dato vita a questo gigante dell’industria editoriale. Arnoldo Mondadori è nato a Poggio Rusco, in provincia di Mantova, il 2 novembre del 1889. Era un uomo di umili origini, costretto ad abbandonare presto gli studi a causa dei problemi economici che contrassegnavano la sua famiglia. Ha cominciato presto, dunque, a lavorare per portare il pane a casa, svolgendo diverse professioni come il droghiere e il venditore ambulante, fino a che non arriva la svolta: l’inizio del lavoro in una tipografia di Ostiglia, dove la famiglia si era trasferita. Qui Arnoldo trova la sua dimensione e dopo aver imparato il mestiere decide di avviare la sua attività, rivelando una piccola impresa grazie a un benefattore e avviando la casa editrice Mondadori insieme ai fratelli. La produzione della casa si orientò dapprima su testi scolastici e libri per l’infanzia, poi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale Mondadori si ampliò nel campo della narrativa, sfidando le altre grandi realtà editoriali che dominavano il mercato al tempo come Paravia e Bemporad.

Alla pubblicazione di libri, Arnoldo Mondadori affiancò anche quella di riviste e periodici, concentrandosi sempre sul settore dell’infanzia per fare da traino agli altri progetti. Nemmeno l’arrivo del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale seppe frenare l’ascesa della Mondadori, con Arnoldo abile a muoversi in questo momento turbolento e a proiettare la sua casa editrice nella seconda metà del Novecento. Gli anni cinquanta segnano la definitiva esplosione di Arnoldo Mondadori, che nel 1959 ottiene la Laurea Honoris Causa dall’Università di Pavia. Fino alla fine dei suoi anni il grande editore si dedicò alla sua creatura, patrocinando anche quella che forse è la collana più celebre della casa: gli Oscar Mondadori, ancora oggi simbolo della casa editrice. La vita di Arnoldo Mondadori è terminata l’8 giugno 1971, scomparso a 81 anni, l’uomo ha lasciato senza ombra di dubbio un’eredità fondamentale a tutta la cultura italiana.