I personaggi di Pierfrancesco Favino, dal Libanese a Buscetta fino a Che Guevara: cosa c’entra con Boris e qual è il film in cui ha recitato con Chris Hemsworth
Pierfrancesco Favino, 53 anni, ha collezionato un gran numero di personaggi nel corso della sua lunga carriera cinematografica, che lo ha portato anche all’estero, recitando in produzioni americane. Ha girato ben 60 film, trovando però spazio anche in televisione, dal 1991 a oggi, e proprio sul piccolo schermo ha saputo prendersi in giro, recitando in Call My Agent – Italia. Nel terzo episodio vediamo infatti Pierfrancesco Favino come Che Guevara, personaggio che fatica a lasciare, essendosi fin troppo immedesimato nel ruolo, al punto da far preoccupare seriamente sua moglie e le sue figlie. Scene esilaranti, che sono un richiamo all’ormai famoso trasformismo di Pierfrancesco Favino, che ha interpretato molti ruoli inventati di sana pianta ma è diventato famoso anche riproponendo dei celebri personaggi molti distanti tra loro. Impossibile non ricordare Il Libanese di Romanzo Criminale, che in questa lista risulta un po’ al limite, considerando come si tratti di un personaggio letterario inventato. Trova spazio però per la sua iconicità e perché ispirato a uno storico esponente della terribile banda della Magliana, Franco Giuseppucci.
Nel 2006 si è calato nei panni di uno degli sportivi italiani più celebri di sempre, Gino Bartali, recitando nella fiction a lui dedicata. Un duro allenamento per la parte, considerando come si dovesse calare nei panni di un fenomeno del ciclismo. L’anno dopo, invece, ha una piccola parte di un film divenuto uno dei più famosi di Ben Stiller, Una notte al museo. Non tutti l’avranno riconosciuto, ma è proprio lui a prestare il volto a Cristoforo Colombo, tra le statue che prendono vita nel cuore della notte. È stato Giuseppe Di Vittorio in Pane e Libertà, raccontando la storia del primo segretario della CGIL nel Dopoguerra. Le collaborazioni negli USA sono state tante e, dopo Angeli e Demoni, è tornato a far parte di un cast diretto da Ron Howard con Rush (con Chris Hemsworth e Daniel Bruhl), film nel quale ha un ruolo decisamente minore, quello di Clay Regazzoni, famoso pilota svizzero molto rispettato e temuto in pista. Seppur in maniera decisamente eccentrica, è stato D’Artagnan ne Moschettieri del re: la penultima missione. Anche in questo caso il personaggio è d’invenzione pura ma è talmente immerso nella cultura popolare da trovare buon spazio in questa lista di personaggi di Pierfrancesco Favino. Tornando al mondo criminale, una delle sue migliori interpretazioni giunge con Il traditore di Marco Bellocchio, film nel quale offre un ritratto di Tommaso Buscetta, elemento cardine del maxi processo di Falcone e Borsellino. Il suo abile trasformismo, fatto di attento studio delle personalità, dei linguaggi e dei gesti, oltre che di makeup, lo ha spinto anche a cimentarsi in una sfida assurda, divenendo Bettino Craxi nel film Hammamet di Gianni Amelio.
Pierfrancesco Favino Boris
Perché si parla tanto di Boris e Favino? Lo sanno bene i fan della serie con Francesco Pannofino, che negli anni ha regalato numerose perle, ovvero battute che ormai è impossibile non ripetere a memoria. L’attore conosce bene questa serie, ormai cult, come dimostra un’intervista a Radio Deejay, nel corso della quale gli hanno mostrato proprio uno spezzone in cui il personaggio del notaio Nando Martellone, linea comica della serie Gli occhi del cuore, si lamenta del fatto di non poter più ottenere un ruolo decente. Favino prende e perde peso, si trucca, taglia i capelli e li fa ricrescere, risultando sempre perfetto per ogni scenggiatura: “Una volta ci stavano i ruoli per gli attori, adesso li fa tutti Favino”. Questa frase è ormai d’uso comune e, pur non avendo mai recitato in Boris, neanche nella quarta stagione che torna a citarlo, vi sarà per sempre legato.