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Gangster Squad è un film del 2013 diretto da Ruben Fleischer di genere gangster movie, incentrato su fatti realmente accaduti: la vera storia del film.

Terzo lungometraggio da regista di Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland, Venom, Uncharted), e prima prova con un genere diverso dalla commedia. In Gangster Squad, il regista americano si trova alle prese con la storia di una squadra speciale di poliziotti nella Los Angeles del 1949, impegnata a sgominare la potente banda criminale di Mickey Cohen. A disposizione del regista, un budget da 60 milioni di dollari e un cast che vanta Ryan Gosling, Sean Penn, Josh Brolin ed Emma Stone. La trama riprende le atmosfere classiche dei noir hollywoodiani degli anni Quaranta, ed è fortemente ispirata a un classico del gangster movie come Gli intoccabili di Brian De Palma (1987), ma è anche ispirata a fatti realmente avvenuti. Scopriamo allora la vera storia dietro Gangster Squad. La scenaggiatura di Gangster Squad è opera di Will Beall, ma è tratta a sua volta da una serie di articoli pubblicati nel 2008 sul Los Angeles Times dal giornalista Paul Liberman, successivamente riuniti nel libro Tales from the Gangster Squad (2012). Gli articoli raccontavano, in maniera alquanto romanzata, fatti reali avvenuti nella Los Angeles nella seconda metà degli anni Quaranta, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il personaggio di Mickey Cohen, infatti, è esistito veramente. Era stato un pugile a New York, prima di trasferirsi a Chicago e diventare un gangster; successivamente si era spostato a Cleveland e, da qui, il boss Meyer Lansky lo aveva inviato a Los Angeles per sorvegliare il socio Bugsy Siegel. Dopo la morte di quest’ultimo, Cohen divenne il capo incontrastato della malavita di Los Angeles grazie al racket delle scommesse clandestine, e con molti agganci anche ad Hollywood. Col tempo è divenuto un personaggio di culto, al punto da essere ritratto in vari romanzi (ad esempio in L.A. Confidential di James Ellroy), ma anche film e videogiochi. La Gangster Squad è esistita realmente, anche se il film, in realtà, esagera notevolmente le sue imprese. Si trattò di una squadra speciale di poliziotti del LAPD formata nel 1946 (e non nel 1949, come dice il film) dal capo della polizia Clemence B. Horall (e non, quindi, da Bill Parker). Inizialmente, la squadra era composta da otto membri, ma il loro compito era prevalentemente di svolgere un lavoro di intelligence. Nel 1949 la Gangster Squad venne espansa dal nuovo capo della polizia William Worton, e rinominata Intelligence Division.

Gangster Squad i personaggi nella realtà

In realtà, la Gangster Squad non riuscì a mettere fuori gioco Mickey Cohen: le sue indagini portarono a un processo nei primi anni Cinquanta, al termine del quale il gangster venne condannato a soli quattro anni di prigione per evasione fiscale. Il suo potere non venne scalfito, e per tutto il decennio fu ancora l’uomo più potente di Los Angeles. Solo nel 1961, infine, venne nuovamente condannato e inviato ad Alcatraz, e il suo regno terminò. Ma sono tanti gli eventi del film a essere fortemente romanzati. Ad esempio, non è vero che Mickey Cohen trafficasse in droga, che detestava: il suo business principale erano le scommesse. La sua celebre guardia del corpo Johnny Stompanato non venne ucciso da un colpo di pistola: fu accoltellato nel 1958 dalla 15enne Cheryl Crane, la figlia della sua fidanzata, l’attrice Lana Turner. E non è neppure vero che Cohen uccise il rivale Jack Dragna: quest’ultimo morì nel 1956 per un attacco di cuore.

Per quanto riguarda la vera Gangster Squad, come detto, non fu creata da Bill Parker, che divenne capo della polizia solo nel 1951 e che, quando nacque la vera squadra aveva appena 41 anni. Il loro lavoro era molto diverso da quello che mostra il film, ed erano decisamente meno uomini d’azione: il primo poliziotto ucciso del gruppo, Conwell Keeler, per esempio risulta essere al contrario quello che visse più a lungo, fino al 2012. La verità della Gangster Squad originale è molto diversa da quello che narra il film di Fleischer. Innanzitutto non era un’operazione segreta, anzi era molto nota all’epoca: infatti, pare che la sua istituzione, che portò ben pochi risultati concreti nella lotta la crimine organizzato, era stata pensata innanzitutto per strumento mediatico, in una Los Angeles che ai tempi aveva dei ben noti problemi di corruzione e criminalità. Sono totalmente inventati i personaggi di Coleman Harris (Anthony Mackie) e Navidad Ramirez (Michael Peña): la Gangster Squad era infatti composta da soli bianchi, come tutto il Dipartimento di Polizia di Los Angeles, che all’epoca aveva nei suopi ranghi non pochi iscritti al Ku Klux Klan.