Duemilaminuti, la canzone di Mara Sattei al Festival di Sanremo 2023, è stata scritta con Damiano dei Maneskin: il legame tra i due
Al fianco di Mara Sattei nella sua esperienza al Festival di Sanremo 2023 ci sono due altri grandi esponenti della scena musicale: uno è ovviamente Thasup, al secolo Davide Mattei, fratello di Mara e producer di tutte le sue canzoni. L’altro, invece, è Damiano David, il frontman dei Maneskin, vincitore all’Ariston nel 2021. Una firma d’eccezione per uno dei brani più riusciti di questa edizione del Festival, che ha messo in scena lo stretto legame che c’è tra Mara Sattei e Damiano. La cantante, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, ha raccontato di essersi trovata subito con l’artista romano, mettendo la loro sintonia dentro Duemilaminuti, un brano che parla di un amore tossico, mette in scena la storia di una ragazza che si annulla completamente per la persona amata, non comprendendo inizialmente quanto quell’amore fosse sbagliato. Una tematica molto delicata, a cui Mara ha voluto dare voce, potendo contare anche sulla straordinaria sensibilità di Damiano, che è stato ringraziato moltissimo dalla cantante in conferenza stampa. Mara Sattei ha raccontato di aver recepito tutta l’emotività che Damiano ha messo nella canzone e di provare realmente i brividi quanto canta questo brano. Per lei quella d’interprete è un’esperienza nuova, perché l’artista ha sempre scritto le sue canzoni e ciò sottolinea ancora di più la sintonia che ha trovato con Damiano, perché riuscire a interpretare la canzone scritta da un’altra persona non è semplice, soprattutto per chi è abituato a cantare ciò che sente come Mara. Molto felice anche Damiano di condividere questa esperienza con la cantante, come ha mostrato su Instagram, dove poco prima dell’esordio in scena di Mara Sattei ha pubblicato una storia mandandole gli auguri. Sentendo la canzone, possiamo sicuramente dire che Damiano e Mara hanno fatto un ottimo lavoro, con un brano che testimonia alla grande il loro legame.
Duemilaminuti: il testo della canzone di Mara Sattei
Ti chiamerei anche se non prende
Ti cercherei dove non si vede
Dovesse rimanermi niente
Non importa se fa male
A piedi scalzi sulla neve
Non ho paura di cadere
Pensavo di poter guarire il tuo cuore da tutte le voci che senti
Però il risultato non cambia nemmeno se cambi gli addendi
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’è
Ed ho usato duemila minuti per capire di me in fondo cosa pensi
Ho trovato solo la rabbia forse siamo troppo diversi
Ho capito che non era amore ma soltanto un gioco che avevi creato per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce
Io mi ricordo quando ritornavi a casa stanco
E sotterravi i tuoi problemi dentro fiumi d’alcool
E ogni volta mi dicevi che la colpa era la mia
Non ti importava di distruggere i nostri momenti
Lividi sopra il mio corpo erano solo i segni
Che quel male che ti porti non andrà più via
Pensavo di poter guardare le cose da un punto di vista diverso
Però il tuo riflesso non cambia
Non entri mai nel mio universo
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’è
Ed ho usato duemila minuti per capire che in fondo tu eri diverso
Cercassi nel buio le ombre
O l’aria nel mare blu intenso
Ho capito che non era amore ma soltanto un posto che avevi creato per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce
Ma dimmi se c’è stato amore tra quelle parole (tra quelle parole)
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore (anzi duemila ore)
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce