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La vera storia che ha ispirato il film Brave ragazze: le rapinatrici nella realtà che hanno sorpreso tutta la Francia

Sembra difficile da credere, ma il film di Michela Andreozzi Brave ragazze è ispirato a una storia. Il racconto che inscena le vicende delle quattro donne protagoniste del film, che nella Gaeta degli anni Ottanta decidono di dare una svolta alle loro vite compiendo una rapina, si ispira a un incredibile fatto di cronaca che risale proprio agli anni Ottanta, ma in Francia. Le brave ragazze originarie erano un gruppo di cinque giovani ragazze madri, con un’età compresa tra i venti e i venticinque anni. che ad Avignone, città celebre per essere stata per un periodo la sede del Papa, misero su una vera e propria banda criminale e si cimentarono in una serie di colpi, per la precisione sei, in tutta la regione che circonda la città. All’epoca, i colpi della banda acquisirono anche una certa risonanza, con la stampa che s’interessò parecchio alla vicenda e ribattezzò il gruppo criminale le mamme rapinatrici. Le criminali compirono i loro colpi tra il 1989 e il 1992, poi vennero arrestate e tutte quante condannate, con pene però lievi, oscillanti tra i 6 e i 18 mesi di carcere. I nomi delle cinque donne che hanno dato vita alla banda delle mamme rapinatrici sono: Laurence, Helene, Carole, Farija e Malika. Oltre a occupare al tempo un posto di rilievo nelle notizie di cronaca, riscossero anche una certa popolarità perché divennero simbolo della lotta contro il maschilismo e il sistema dominante, per cui le loro gesta iniziarono ad attirare le attenzioni di sempre più persone e le cinque donne ottennero anche un certo sostegno, prima che dell’intervento della giustizia a porre fine alla loro carriera criminale.

Brave ragazze trama

Michela Andreozzi, dunque, nel suo film si rifà, in maniera molto libera, a questo gruppo di rapinatrici, ma cambia molti connotati al racconto. L’azione passa dalla Francia all’Italia e le donne protagoniste diventano 4, ma pur con background diversi, le protagoniste di Brave ragazze mantengono un’identità comune alle rapinatrici originali. Anche nel film c’è quella voglia di riscatto che ha portato le ladre originali a sfidare la giustizia, per cui lo spirito del film ricalca molto quello della storia vera. Michela Andreozzi cala il racconto, dunque, nella Gaeta degli anni ’80 e qui troviamo Anna (Ambra Angiolini), Maria (Serena Rossi), Francesca (Ilenia Pastorelli) e Caterina (Silvia D’Amico) che sono le quattro donne che si cimentano nella rapina. Anna è una donna rimasta sola, con due figli e moltissime difficoltà economiche, Maria è invece vittima delle violenze del marito alcolizzato, mentre Francesca e Caterina sognano di cambiare aria: la prima vuole trasferirsi in Inghilterra, la seconda a Roma per frequentare l’università. Per dare una svolta alle loro vite e trovare i soldi per coronare i propri sogni, le quattro, dunque, decidono di compiere questa rapina, ma sulle loro tracce si mette il commissario Morandi (Luca Argentero) e le quattro protagoniste finiranno al centro di una serie di incredibili avventure che cambieranno per sempre le loro vite.