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La vera storia dell’Isola delle Rose, che fine ha fatto Giorgio Rosa nella realtà, il lavoro dopo la popolarità e la morte a 92 anni

Nonostante il successo e la speranza che aveva creato l’Isola delle Rose negli anni Sessanta, il governo italiano intervenne e ne ordinò la distruzione. Questa scelta non impedì a Giorgio Rosa di rimanere attivo nella comunità ingegneristica e scientifica. Protagonista del film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, era un eccentrico e brillante ingegnere italiano, originario di Bologna. Divenne famoso quando creò la nazione indipendente all’interno dell’Italia nel 1968. La sua “Isola delle Rose” era una piattaforma artificiale di 400 metri quadrati situata a circa 11 miglia dalla costa di Rimini e una delle cose più notevoli e affascinanti che ancora oggi cattura l’attenzione è che aveva una propria moneta, una propria lingua e persino una propria bandiera, ispirata a quella di San Marino. Giorgio Rosa era spinto dalla propria ambizione di creare un luogo di libertà, ma anche dalla minaccia degli armamenti nucleari durante la Guerra Fredda e dalla paura di un attacco al proprio Paese. Il progetto fu completato nel 1967 e l’isola fu ufficialmente dichiarata nazione indipendente un anno dopo, il 1° maggio 1968, con una dichiarazione inviata al governo italiano, alle Nazioni Unite e all’Unione Europea.

Mentre il progetto veniva completato, Giorgio Rosa stava già lavorando a una serie di altri progetti, tra cui la costruzione di un faro su un’isola vicina e di una finta spiaggia sulla stessa piattaforma indipendente. Poco dopo la distruzione dell’Isola delle Rose, l’ingegnere intraprese la carriera imprenditore freelance dedicandosi alla creazione di strutture autonome e fonti di energia alternative, sebbene le sue idee fossero in anticipo sui tempi. Dopo L’Isola Delle Rose Giorgio Rosa ha iniziato a lavorare su una serie di progetti e prototipi legati all’energia termica e nel 1988 fu insignito del titolo di Energy Manager dell’anno dall’Unione Europea. I suoi progetti successivi comprendevano una centrale termica e una serie di sistemi a energia solare. Nel corso della sua carriera ha scritto numerosi libri sull’ingegneria e sull’energia, oltre a libri sull’arte della negoziazione e sulla finanza. Non mancano anche ricerche su argomenti come l’ingegneria ambientale e le fonti di energia rinnovabili.

Giorgio Rosa nella realtà

Nonostante abbia avuto vita breve l’Isola delle Rose rappresenta un’impresa di ingegneria e innovazione ancora oggi apprezzata da studiosi e storici. Giorgio Rosa è morto nel 2017 a 93 anni a causa della vecchiaia, durante la sua vita ha avuto una moglie Gabriella Chierici, quella che si vede nel film da cui ha avuto un figlio, Lorenzo, oggi anche lui ingegnere. Oltre alla creazione della nazione indipendente ha avuto anche una carriera di successo come ingegnere e imprenditore. I suoi progetti e le sue ricerche si sono concentrate sulle energie alternative e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro. L’eredità di Rosa continua a vivere sotto forma di articoli, libri e progetti. Ovviamente quella più affascinante è relativa all’Isola delle Rose soprattutto dopo l’uscita del film che racconta la vera storia  dell’ingegnere bolognese. Quel progetto è un incredibile esempio di visione e ambizione e una testimonianza dell’eredità di Giorgio Rosa. Sebbene sia stato un sogno di breve durata, è ricordato come una parte importante della storia italiana del XX secolo. Nonostante le difficoltà e le sfide affrontate, Giorgio Rosa ha perseverato nella sua ambizione di creare qualcosa di veramente straordinario e unico.