È morto Alessandro D’Alatri, celebre regista, sceneggiatore e attore romano, che aveva lavorato sia al cinema che in tv: scopriamo chi era e causa della morte.
È morto oggi Alessandro D’Alatri, regista romano di 68 anni. Il decesso è avvenuto a Roma, nella notte tra martedì 2 maggio e mercoledì 3 maggio 2023. D’Alatri era nato nella Capitale il 24 febbraio 1955, e fin da giovanissimo si era interessato di cinema iniziando ad avvicinarsi al grande schermo in qualità di attore. Nel 1969, ad esempio, aveva recitato in un ruolo secondario nel film di Vittorio De Sica Il giardino dei Finzi Contini, interpretando la versione giovanile di Giorgio (il protagonista interpretato da Lino Capolicchio). Successivamente, nel corso degli anni Ottanta, era passato dietro la macchina da presa, divenendo regista a livello pubblicitario, riscuotendo grande successo.
Nel 1991 Alessandro D’Alatri fece il suo esordio come regista cinematografico, dirigendo il film Americano rosso, ricevendo un David di Donatello come miglior regista esordiente. Prosegue la sua carriera dedicandosi a progetti diversi, che gli valgono vari successi di critica, come il documentario Il prezzo dell’innocenza (1996), sulla prostituzione minorile in Thailandia, e due opere con protagonista Kim Rossi Stuart, Senza pelle (1994) e I giardini dell’Eden (1998). In seguito lancia la carriera da attore cinematografico di Fabio Volo, lavorando con lui prima in Casomai (2002) e poi in La febbre (2005). Nel 2006 ha diretto invece Commediasexi, prima di prendersi una pausa dal cinema. Nel 2010, Alessandro D’Alatri tornò dietro la macchina da presa per dirigere un progetto più di nicchia, il film Sul mare, per poi prendersi un’altra pausa e rimettersi al lavoro per il cinema solo dopo sette anni, scrivendo e dirigendo The Startup.
Negli ultimi anni, D’Alatri aveva iniziato a lavorare attivamente anche in televisione. Nel 2018 aveva diretto il film tv andato in onda su Rai 1 In punta di piedi, con Bianca Guaccero. Poi, sempre per la televisione pubblica italiana, è stato il regista della seconda stagione della serie I bastardi di Pizzofalcone. Sempre su Rau 1, nel 2021, Alessandro D’Alatri aveva lavorato alla direzione di un’altra serie tv, la prima stagione de Il commissario Ricciardi. Il suo ultimo lavoro sul piccolo schermo era stata la prima stagione della serie Un professore, andata in onda sempre nel 2021 sulla rete ammiraglia della Rai.
Alessandro D’Alatri causa morte
Al momento, le cause ufficiali della morte del regista romano non sono ancora state rese note. Alessandro D’Alatri è stato trovato morto la mattina di mercoledì 3 maggio 2023 nel proprio letto, nella casa in cui viveva a Roma, e si presume che sia morto nel sonno. Di recente aveva subito un intervento chirurgico, ma non ci sono elementi che al momento consentano di collegare il suo decesso all’operazione. Secondo l’Ansa, D’Alatri sarebbe morto per malattia, ma non è specificato di quale si tratti esattamente. Il cineasta era stato sposato per 26 anni con una donna d’origine tedesca, dalla quale era però separato dal 2021. La coppia aveva avuto due figlie, Federica e Carolina.