Chi è Lucien Morisse ex marito di Dalida: per lei scelse lasciò la prima moglie. Fu accusato della morte di Luigi Tenco
Lucien Morisse è stato il marito di Dalida, l’unico uomo che è convolato a nozze con la cantante. Una storia d’amore che ha segnato la sua vita e che è stata fondamentale anche per la sua carriera. Nel 1956, Dalida, il cui vero nome è Cristina Gigliotti, neo reginetta di bellezza e attrice riconosciuta solo in Egitto, decide di trasferirsi in Francia con grandi ambizioni. Ma la concorrenza al cinema è agguerrita e i ruoli sono pochi. Decide di scommettere sulla sua voce. Durante un concorso musicale si esibisce e cattura l’attenzione proprio del suo futuro marito Lucien Morisse, allora conduttore e direttore artistico della giovane stazione radiofonica Europa 1. Non appena incontra Dalida, il discografico se ne innamora. Hanno una relazione, ma lui era già sposato e aveva una bambina. Inizialmente la storia d’amore tra Lucien Morisse e la cantante è rimasta segreta, ma l’artista ha gradualmente rivendicato il suo desiderio di sposare il discografico. Nel 1961 Lucien Morisse decise così di divorziare dalla prima moglie e la coppia alla fine si sposò in diretta alla radio che li univa. Il matrimonio di Dalida arrivò l’8 aprile 1961, dopo 5 anni vissuti insieme, ma durò solo pochi mesi. La rottura con il marito avvenne perché la voce di Cia Amore Ciao lasciò il manager per il giovane Jean Sobieski, presente nel giorno delle loro nozze.
Qualche anno dopo, Dalida ha espresso il suo rammarico per la fine della storia d’amore con il marito di Lucien Morisse: “Quando sei giovane, fai cose stupide. Saremmo potuti invecchiare insieme”. Il discografico riuscì in parte a ricostruirsi una vita con la modella Agathe Aems e dalla loro relazione nacquero due bambini. Nonostante tutto i rapporti tra i due non si ruppero mai con l’ex marito che aveva stima e grande considerazione per Dalida e anche in alcuni periodi complicati dovuti alla depressione ha spesso cercato conforto nella voce della sua ex moglie. Era anche lui presente al Festival di Sanremo 1967 quando Luigi Tenco morì suicida. All’epoca infatti Lucien Morisse era agente e personal manager di Dalida e a distanza di anni lo stesso discografico è stato accusato da più parti di essere coinvolti in loschi affari che hanno portato poi alla tesi che il cantautore Luigi Tenco non si fosse suicidato ma fosse stato ucciso, una teoria però mai confermata. Lino Patruno, amico storico di Tenco, ha più volte sostenuto che Morisse facesse parte del clan dei Marsigliesi e che questo suo legame sia stato il motivo che ha portato il cantautore italiano ad entrare un brutto giro. Indirettamente lo stesso Patruno ha spesso colpevolizzato Morisse della morte di Tenco. In realtà c’è un filo conduttore tra Tenco e Lucien Morisse: a distanza di tre anni dalla morte della voce di Ciao amore ciao, anche il discografico morì suicida l’11 settembre 1970. La causa della morte fu un colpo di pistola alla testa nel suo appartamento di Parigi nel 1970.
Dalida figli
Nonostante un successo mondiale, la cantante Dalida non è riuscita mai a trovare un equilibrio nella sua vita privata. La diva ha avuto una vita amorosa intensa ma terribilmente tragica costellata da tanti eventi drammatici. Un solo marito nella vita di Dalida che però non ha mai avuto figli perché sterile dopo un’operazione. Infatti nel 1967 conobbe un giovane studente romano, Lucio, 22 anni. Una breve storia d’amore che porta ad una gravidanza che però sarà interrotta. La scelta venne fatta dalla stessa Dalida che non voleva un figlio senza padre dato che Lucio era più giovane di lei e non voleva rovinare il suo futuro. Lo stesso ragazzo, così come raccontato dalla sorella della cantante, non sapeva di questa gravidanza e infatti non capiva nemmeno perché la diva avesse messo fine alla loro relazione. Proprio l’operazione per abortire ha reso sterile Dalida, condizione che ha scoperto di avere solo quindici anni dopo. A rivelarlo è stata la sorella della cantante che in un’intervista spiegò che era avvenuto tutto clandestinamente e in condizioni che poi si sono rivelate drammatiche.