Cuori è la fiction di punta della domenica sera di Rai 1, ed è ispirata a una storia vera: scopriamo chi sono in realtà i chirurghi della serie.
La trama della fiction Cuori, anche nella seconda stagione, è ispirata a fatti realmente accaduti e i tre medici protagonisti interpretati da Pilar Fogliati, Daniele Pecci e Matteo Martari sono davvero esistiti nella realtà (questo vale anche per l’ambientazione negli anni Sessanta). Anche se opportunamente romanzati, e alcuni personaggi sono del tutto inventati, la produzione ha tenuto particolarmente alla precisione nella ricostruzione delle location, facendosi aiutare da un team di esperti. Spiccano ovviamente nel racconto i due dottori più esperti, il primario e cardiochirurgo di fama internazionale Cesare Corvara, interpretato da Daniele Pecci, e l’ambizioso e rigoroso capo chirurgo Enrico Mosca, interpretato invece da Andrea Gherpelli. Questi due personaggi di Cuori sono ispirati a figure realmente esistite, quelle dei celebri chirurghi Achille Mario Dogliotti e Angelo Actis Dato. Si tratta di due pionieri e luminari della cardiochirurgia in Italia e nel mondo: Dogliotti, a cui è ispirato il personaggio intepretato da Daniele Pecci, è il più noto dei due ed è stato il fondatore del Centro di chirurgia cardiaca a Torino e uno dei promotori della nascita della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue (FIDAS). Dogliotti è stato professore universitario fin dagli anni Trenta, prima a Modena e Reggio Emilia, poi a Catania e infine a Torino, e già nel 1933 mise a punto la tecnica di anestesia peridurale che tutt’oggi porta il suo nome.
Fu inoltre uno dei primi chirurghi al mondo a utilizzare la tecnica del cuore-polmone artificiale per la circolazione extracorporea, contribuendo enormemente a perfezionare questa tecnica. Angelo Actis Dato è stato un altro importantissimo cardiochirurgo torinese e collaboratore di Achille Mario Dogliotti, e suo figlio, anche lui cardiochirurgo, è stato un prezioso consulente sul set di Cuori, Inoltre, anche il personaggio di Delia Brunello, interpretata nella serie da Pilar Fogliati, è ispirato a un personaggio realmente esistito, anche se scollegato dalla storia comune di Dogliotti e Actis Dato: si tratta della dottoressa statunitense Helen Brooke Taussig, pioniera della cardiologia pediatrica e contemporanea dei due dottori italiani, anche se non lavorò mai direttamente assieme a loro. Per rendere al meglio la vera storia della fiction Cuori, la principale collaborazione è stata con il figlio di Dogliotti, ancora in vita, che ha aiutato sceneggiatori e scenografi nella realizzazione di trama e scene ospedaliere, in particolare con macchinari e attrezzature.
Cuori primo cuore artificiale
La storia di Cuori segue le sperimentazioni nell’ambito della cardiologia all’interno dell’ospedale Le Molinette di Torino negli anni Sessanta, e in particolare si concentra sulla storia attorno alla ricerca e alla realizzazione del primo cuore artificiale. Dogliotti e Actis Dato lavorarono effettivamente in questo ambito, ma non furono loro a raggiungere questo importante risultato: l’invenzione del cuore artificiale avvenne infatti già nel 1937 in Unione Sovietica grazie a Vladimir Demichov. Fu poi lo statunitense John Heysham Gibbon, nel 1953, a mettere a punto la cosiddetta macchina “cuore-polmoni” (o macchina per la circolazione extracorporea), ma il lavoro dei due chirurghi italiani con questa strumentazione fu fondamentale per perfezionarla negli anni successivi. Invece, il primo trapianto di cuore venne eseguito proprio negli anni Sessanta, e più precisamente nel 1967, ma in Sudafrica dal dottor Christiaan Barnard, anche se fin da subito si presentò il problema delle crisi di rigetto, che causarono la morte negli anni successivi di tanti pazienti su cui l’intervento era formalmente riuscito.