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Che fine ha fatto Angelo Izzo uno degli aguzzini del massacro del Circeo, deve scontare due ergastoli e ha commesso altri omicidi

Nella fiction Circeo è interpretato dall’attore Guglielmo Poggi (Smetto quando voglio, La profezia dell’armadillo), ma com’è oggi Angelo Izzo, a 48 anni dai fatti che lo hanno reso tristemente noto? Stiamo parlando ovviamente del massacro del Circeo, l’efferato caso di cronaca nera avvenuto tra il 29 e il 30 settembre 1975 a San Felice Circeo, vicino Latina: Izzo, assieme ai due amici Gianni Guido e Andrea Ghira, sequestrò e abusò ripetutamente di due ragazze giovanissime, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, uccidendo anche la prima. La seconda riuscì a mettersi in salvo solo fingendosi morta, e una volta libera diede l’allarme e poté denunciare i suoi aguzzini. Quello che seguì fu un caso che sconvolse la società italiana dell’epoca, ma che ebbe anche sviluppi processuali molto complicati e controversi. All’epoca dei fatti, Angelo Izzo aveva 20 anni (quindi qualcuno in meno rispetto all’attore Guglielmo Poggi, che ne ha invece 32) ed era il primo di quattro figli di un costruttore edile della Capitale, residente nel ricco quartiere Trieste-Salario. Grande appassionato di sport – in particolare equitazione, vela e sci nautico, ma anche gli sport di contatto, come le arti marziali e il rugby – già a 13 anni iniziò a interessarsi di politica ed entrò nella Giovane Italia, un’associazione legata al partito di estrema destra Movimento Sociale Italiano. Lì conobbe Andrea Ghira, ed entrambi vennerpo espulsi dall’associazione nel 1969, quando furono accusati di usare il cortile della sede per nascondere motorini rubati. In seguito, si avvicinò a gruppi neonazisti e alla criminalità romana, prendendo parte ad alcuni piccoli attentati politici e a rapine di autofinanziamento. All’epoca del massacro del Circeo, era iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università, ma raramente andava a lezione.

Nel processo per l’omicidio di Rosaria Lopez e il tentato omicidio di Donatella Colasanti, Angelo Izzo – che era stato arrestato poche ore dopo la denuncia di Colasanti, assieme a Gianni Guido – venne condannato all’ergastolo il 29 luglio 1976 in primo grado, e la sentenza venne poi confermata anche nei gradi successivi. Durante il carcere cercò varie volte di evadere, e infine nel 1993 riuscì a scappare dal carcere di Alessandria durante un permesso premio, per poi essere ripreso in Francia dopo quasi un mese ed estradato in Italia. Nel dicembre 2004, mentre si trovava detenuto nel carcere di Campobasso, ottenne il regime di semilibertà per poter andare a lavorare in una cooperativa, ma approfittò di questa situazione per uccidere, il 28 aprile 2005, Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, rispettivamente moglie e figlia del pentito di mafia Giovanni Maiorano, ex affiliato della Sacra Corona Unita. Per questo reato, l’assassino del Circeo venne nuovamente condannato all’ergastolo, e da allora non è più uscito di prigione. Si sa che dal 1975 si è dedicato molto alla scrittura, ma senza mai pubblicare nulla, anche se alcuni estratti di una sua opera – un romanzo intitolato The Mob – sono stati pubblicati sulla rivista Panorama.

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Circeo Angelo Izzo moglie e figli

Angelo Izzo oggi è ancora in carcere, deve laurearsi in legge dopo aver sostenuto tutti gli esami e in un’intervista al Corriere ha parlato della sua vita in galera. Attualmente si annoia, scrive molto e ripensa alle azioni commesse in gioventù parlando addirittura di un processo guidato dall’opinione pubblica, sia su come è stato condotto sia per le condanne ricevute. Ricordiamo che il mostro del Circeo deve scontare un doppio ergastolo. Assurdo ma vero Angelo Izzo ha una moglie ma non figli. Durante la sua permanenza in carcere, il Mostro del Circeo è riuscito però anche a convolare a nozze. È successo il 10 marzo 2010 presso il carcere di Velletri con una donna di nome Donatella Papi. Giornalista romana di un anno più giovane di lui, ha lavorato per testate come Gioia, Il Giornale e l’Ansa, oltre che essere stata capo dell’ufficio stampa del Ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, durante il governo D’Alema. Donatella Papi e Angelo Izzo si conoscevano da oltre trent’anni, e lei aveva spesso difeso il criminale, chiedendo che venissero riaperti i processi contro di lui. Nel 2011, il matrimonio tra i due si è però concluso con la separazione: la donna ha sostenuto che, sebbene Izzo non fosse secondo lei colpevole dei crimini attribuitigli, lo fosse di altri non noti e che, siccome lui non aveva intenzione di confessarli, non voleva più restargli legata. La coppia, tuttavia, non ha mai divorziato. Angelo Izzo non ha mai avuto figli, né da Donatella Papi né da altre donne, per quanto è dato sapere. La moglie, invece, aveva un figlio avuto da una precedente relazione, Jacopo Fanfani, morto in un incidente stradale a Roma nel 2010.