Ghali è uno dei rapper più noti nel panorama italiano ed è tra cantanti del Festival di Sanremo 2024: quali sono le sue origini
4 album di studio all’attivo, diverse hit e una fama consolidata come uno dei nomi di punta della trap italiana. Stiamo parlando di Ghali Amdouni, noto più semplicemente come Ghali. C’è anche lui tra i cantanti del Festival di Sanremo 2024, in gara con la sua canzone, intitolata Casa mia, scritta assieme a Michelangelo e a Davide Petrella. Un brano che rappresenta l’ennesima novità della sua carriera, a pochi mesi dall’uscita del suo quarto album di studio, Pizza Kebab Vol. 1, diffuso a partire dal 1° dicembre scorso. Come molti avranno immaginato, Ghali è di origni straniere, anche se ha la cittadinanza italiana ed è nato e cresciuto nel nostro paese com’è giusto che sia considerato. Più precisamente è di Milano, dove è venuto alla luce il 21 maggio 1993, e dove ha trascorso tutta la sua vita, crescendo in particolare a Baggio, quartiere della periferia ovest del capoluogo lombardo. I genitori di Ghali sono però originari della Tunisia, dunque sia il padre che la madre di Ghali sono tunisini. Le sue ascendenze sono spesso citate nelle sue canzoni. Ne è un ottimo esempio il brano Cara Italia, del 2020, che racconta proprio le sue origini multiculturali. In una strofa, il trapper milanese dice proprio “Perché sono ancora un bambino, un po’ italiano un po’ tunisino”. Ulteriori riferimenti alle origini nordafricane si ritrovano anche in altre canzoni, come ad esempio Habibi, una parola araba che significa “amore mio”. Cresciuto in una famiglia d’immigrati in un quartiere periferico, Ghali ha avuto un’infanzia molto complicata. È infatti cresciuto solo con la madre (anche lei spesso citata con affetto nelle sue canzoni), a causa dell’arresto del padre.
Da adolescente ha vissuto in un contesto difficile, fatto di degrado di piccola criminalità, finendo anche per essere detenuto per un periodo presso il carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. In seguito, grazie all’hip hop è riuscito a riscattarsi da questo contesto. A partire dal 2011, quando ha fondato i Troupe D’Elite, ha cominciato a emergere sulla scena milanese. Fin da subito ha attirato l’attenzione di artisti affermati come Guè Pequeno e Fedez, e collaborando già con Sfera Ebbasta nel 2013. Nel 2017 è arrivato il suo debutto discografico con l’album Album, che si è rivelato un grande successo, al punto che già pochi mesi dopo usciva una raccolta contenente brani pubblicati anche in precedenza, Lunga vita a Sto.
Ghali e il rapporto con l’Italia
Come detto la grande popolarità di Ghali è arrivata proprio grazie alla canzone Cara Italia, una lettera d’amore nei confronti di quello che è il suo Paese di origine. Nel testo parla delle tante contraddizioni che sono tipiche dell’Italia ma non si nasconde e dichiara i suoi sentimenti più veri. A Sanremo 2024 il rapper ha deciso di omaggiare Toto Cutugno con una sua interpretazione de L’Italiano nella quarta serata dedicata alle cover e duetti. La canzone è una di quelle che hanno accompagnato la sua infanzia e che ricorda con piacere.