Saint Judy è un film del 2019 con Michelle Monaghan protagonista, tratto da una storia vera: chi era nella realtà l’avvocatessa Judy Wood? I fatti reali.
Judy Wood è una giovane avvocatessa statunitense di Los Angeles che si occupa di immigrazione. Grazie al suo impegno, e all’interesse per il caso di Asefa Ashwari, un’insegnante afgana che rischia di essere rimpatriata nel paese da cui era fuggita, riuscirà a far cambiare le leggi sull’immigrazione negli Stati Uniti. È questa, in parole povere, la trama di Saint Judy, il film del 2019 diretto da Sean Hanish (già autore di Return to Zero, nel 2014, e di Sister Cities, nel 2016) con protagonista Michelle Monaghan (Mission Impossible: Fallout).
Si tratta di un piccolo film di genere biopic, cioè biografico, che racconta quindi una storia vera. La sceneggiatura è stata scritta da Dmitry Portnoy, e tratta di un tema tutt’oggi di strettissima attualità sia negli Stati Uniti che in Italia. Portnoy ha scoperto questa storia avendo conosciuto Judy Wood in prima persona, dopo aver lavorato per un po’ come stagista nel suo studio legale a Los Angeles. Lo studio si occupa di cause legate all’immigrazione, e ha sostenuto migliaia di donne nella loro lotta per essere accettate negli Stati Uniti.
Il film Saint Judy segue uno dei primissimi casi dell’avvocatessa, dopo il suo trasferimento in California assieme al figlio, quando aveva circa 40 anni. Il caso riguardava una donna afgana di 39 anni, che aveva lasciato il proprio paese in fuga dal regime dei Talebani negli anni Novanta. Questa donna aveva subuto vari abusi in patria, come l’incarcerazione e le torture fisiche, in quanto non voleva sottostare alle leggi misogine del regime. Era riuscita a scappare negli Stati Uniti e a chiedere asilo politico, ma una corte aveva deciso di non concederglielo e di rimandarla in Afghanistan.
Saint Judy come è finita la storia nella realtà
La motivazione dietro questa decisione era che, all’epoca, la legge negli Stati Uniti non garantiva l’asilo politico alle donne. Judy Wood accettò di difendere la donna afgana, contestando la decisione di rimpatriarla perchè, nelle condizioni specifiche, questo fatto avrebbe comportato metterla in pericolo, proprio in quanto era una donna. In questo modo, riuscì in appello a ribaltare il verdetto iniziale, creando un precedente importante nella giurisprudenza degli Stati Uniti. Da quel momento in avanti, Judy Wood ha continuato a difendere i diritti delle donne migranti in numerosi altri casi. Oggi ha 72 anni e continua a lavorare come avvocatessa in casi di questo tipo, e si è affermata come la massima specialista in America in questo ambito specifico.